Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

FURNARI: 22ENNE ARRESTATO PER FURTO

Furnari (ME), 1 aprile 2012 - Ieri, nella tarda mattinata, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto ed in particolare i militari della Stazione Carabinieri di Furnari hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, nei confronti di un pregiudicato 22enne.

A finire in manette, MOSCA Fabio Ettore, nato a Messina cl. 1980, ma residente a Furnari (ME), operaio, già noto alle Forze dell’Ordine.
In particolare, secondo quanto riportato nel provvedimento restrittivo, MOSCA Fabio Ettore dovrà espiare una pena residua di cinque mesi e ventuno giorni di reclusione per furto aggravato di sabbia asportata dal greto di un torrente del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea (ME).
Ieri mattina, pertanto, i Carabinieri hanno quindi dato esecuzione al provvedimento custodiale nei confronti del prevenuto che, dopo le formalità di rito, è stato associato presso il proprio domicilio dove permarrà in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’A.G. competente.

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