Istruzione dei detenuti: rinnovato l'accordo con le Università di Palermo, Catania, Messina (segue la Kore di Enna)

Istruzione dei detenuti, rinnovato l'accordo per i poli universitari penitenziari: 118 iscritti. Si rafforza l'impegno istituzionale per garantire e promuovere la formazione universitaria dei detenuti in Sicilia. È stato firmato, infatti, stamattina, a Palazzo d'Orleans, il rinnovo dell'accordo quadro per la realizzazione dei poli universitari penitenziari nell'Isola per il triennio 2024-2027. Istituiti negli atenei regionali già nel 2021, questi centri hanno l'obiettivo di garantire un percorso di istruzione e formazione ai detenuti e agli internati che vogliono conseguire un titolo universitario, favorendone la riabilitazione psico-sociale, con ricadute positive nell'affrontare il percorso di recupero. Palermo, 2 Mag 2024 -  A sottoscrivere l'intesa, il presidente della Regione, l'assessore all'Istruzione e alla formazione professionale, il Garante regionale dei diritti dei detenuti, il Provveditore dell'Amministrazione penitenziaria in Sic

ON. DE LUCA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO: “UNA PARTE DELLA PROCURA SEMPRE PIÙ UNA CUPOLA POLITICO-MAFIOSA-MASSONICA”

Indiscrezioni di stampa delle ore 13.30 hanno filtrato la notizia che la Procura della Repubblica di Messina, avrebbe chiesto il rinvio a giudizio per l’on. Cateno De Luca ed altri 17 indagati, per alcune vicende giudiziarie scaturenti dall’attività del De Luca, quale Sindaco di Fiumedinisi, tra il 2005 e 2008
Messina, 10/04/2012 - Una parte della Procura della Repubblica di Messina – dichiara De Luca – assume sempre più le sembianze per la vicenda che mi riguarda, di una cupola politico-mafiosa-massonica, che nulla ha a che vedere col verminaio di cui ha parlato anni fa l’on. Vendola.

Le modalità – continua De Luca – pseudo mafiose con le quali il Procuratore della Repubblica aggiunto, Vincenzo Barbaro, fa filtrare le notizie con un disegno criminoso e criminale è sotto gli occhi di tutti: il 27 giugno Barbaro mi ha fatto arrestare alla fine dei lavori del Consiglio Comunale; il 28 giugno il Procuratore Barbaro, aveva consegnato l’ordinanza di custodia cautelare ad un noto giornalista, suo braccio armato e killer mediatico; il 18 luglio il Procuratore Barbaro non si presenta all’udienza di Riesame perché era impegnato con il noto Killer mediatico a commentare i documenti depositati dalla mia difesa nella saletta di un noto locale attiguo al Tribunale di Messina; il 23 marzo 2012, il noto killer mediatico, riceve dal Procuratore Barbaro, le motivazioni della Suprema Corte di Cassazione, pubblicate a proprio uso e consumo in un noto quotidiano il 24 marzo; in data odierna, 10 aprile 2012 alle ore 13.30, il Procuratore Barbaro adotta la stessa tecnica intimidatoria… ma io non ho paura di questi Santuari…

Ora basta – aggiunge De Luca – il Procuratore Barbaro ed i suoi sodali hanno inventato prove per arrestarmi,su ordine politico-massonico, per come mi aveva già anticipato a marzo del 2011, il Presidente della Regione, On. Raffaele Lombardo, e che io non potevo essere arrestato è stato confermato dalla Suprema Corte di Cassazione con propria sentenza del 20 dicembre 2011; il Procuratore Barbaro, mediante la dott. Todaro, ha occultato oltre 50 testimonianze in mio favore; Il Procuratore Barbaro, sicuramente fa parte di quella confraternita che vuol tenere in ginocchio la Sicilia, con quei colpi di Stato paragonabili agli attentati politico e mafiosi e quindi sarà ora platealmente denunziato insieme ai suoi sodali.

Tutto ciò – conclude De Luca – era stato già segnalato al Procuratore Capo, Guido Lo Forte che, probabilmente distratto dai veri delinquenti non si era occupato del caso De Luca: ora se ne occuperanno anche gli Organi Superiori della Magistratura ed altre Procure della Repubblica, sicuramente più obiettive ed ambientalmente compatibili con l’impertinente De Luca, che godrà, in un lungo processo, di buona compagnia, quale quella del Procuratore Barbaro.

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