
Palermo, 4 mag. 2012 - "La normativa in materia elettorale prevede il rinvio delle elezioni solamente per cause di forza maggiore, ossia per impedimenti oggettivi che non consentono il regolare svolgimento delle operazioni di voto, quali, per esempio, le calamita' naturali.
Nulla, invece, e' previsto nell'ipotesi di incandidabilita' dei singoli soggetti.
Mercoledi' scorso, dopo la proposta di slittamento delle consultazioni amministrative a Cefalu', avanzata dal prefetto di Palermo, la giunta regionale ha approfondito con attenzione il caso, arrivando alla conclusione, all'unanimita', che, stando alla normativa vigente, in questa fase della competizione elettorale, il legislatore non ha previsto rimedi giuridici applicabili in tale ipotesi. Pertanto, qualsiasi intervento della Regione rappresenterebbe l'esercizio di un potere non attribuito dalla legge e quindi in contrasto con i principi costituzionalmente garantiti connessi all'esercizio del diritto di voto".
Lo dice l'assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, a seguito della sentenza della Corte d'appello di Palermo, che confermando la sentenza di primo grado del tribunale civile di Marsala, ha dichiarato l'incandidabilita' del critico d'arte Vittorio Sgarbi, a sindaco della cittadina normanna.
Vittorio Sgarbi - infatti - non puo' essere candidato sindaco a Cefalu' (Pa). Lo ha stabilito la Corte d'appello di Palermo che ha confermato la decisione
del tribunale di Marsala. A provocare l'estromissione del critico dal voto di Cefalu' e' una norma del testo unico degli enti locali (l'art. 143) in base al quale non possono concorrere al primo turno elettorale utile gli amministratori di enti sciolti per infiltrazioni mafiose. E' il caso di Sgarbi il quale era sindaco di Salemi (Trapani) quando, a febbraio, il comune e' stato sciolto dopo una relazione degli ispettori ministeriali.
"Le polemiche innescate dall'esclusione di un candidato dalla competizione elettorale di Cefalu' mi sembrano esagerate e fuori da ogni logica. Non vi e' alcuna necessita' di rinviare il voto. Si prosegua la campagna elettorale annullando il voto per gli esclusi". E' quanto affermato da Gianpiero D'Alia, presidente dei senatori dell'Udc e segretario regionale del partito in Sicilia.
"Cerchiamo, invece, - ha aggiunto D'Alia - di offrire agli elettori di Cefalù uno spettacolo piu' edificante di quelli che alcuni hanno voluto riservare loro in questa campagna elettorale."
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