La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

EMERGENZA TERREMOTO: NO ALLARMISMI IN TV, MA SOLUZIONI CONCRETE DI PREVENZIONE


Interviene il presidente degli Ingegneri etnei Carmelo Maria Grasso. La proposta: detassazione e premialità per coinvolgere i privati nella riqualificazione
CATANIA, 30/05/2012 – Emergenza terremoto: in questi giorni l’Italia s’interroga sui problemi di sicurezza e sui criteri di costruzione dei fabbricati, sulle normative sismiche e sui territori maggiormente vulnerabili.
La Sicilia orientale, e in particolare Catania, compare tra le aree a rischio, «troppe volte citata in televisione con toni demagogici e allarmistici – commenta il presidente dell’Ordine etneo degli Ingegneri Carmelo Maria Grasso – che non fanno altro che creare terrorismo psicologico tra i cittadini. Il problema c’è, è inutile negarlo: da anni quest’ordine professionale si batte per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo argomento e per trovare soluzioni utili al problema. Oggi più che mai serve un intervento severo e conservativo per preservare la nostra incolumità e quella del patrimonio edilizio».
A poche ore dall’ultima potente scossa in Emilia, che ha causato vittime e danni, lasciando tutto il Paese attonito davanti a tanta distruzione, dal capoluogo etneo parte un appello alle Istituzioni, «affinché – continua Grasso – si possa operare in termini di prevenzione e riqualificazione. C'è bisogno di un impegno finanziario straordinario e tempestivo da parte del Governo, che dovrebbe rivolgersi direttamente alle Amministrazioni concedendo poteri speciali per poter intervenire, partendo proprio dagli edifici strategici e operando secondo una scala di vulnerabilità riscontrata a seguito di un attento monitoraggio.

Il 70% dei nostri fabbricati è a rischio, in quanto la loro costruzione è antecedente al 1981, anno in cui gli edifici sono stati realizzati in vigenza di normativa sismica: dunque all’interno di un piano nazionale di prevenzione – argomento di questi giorni - la provincia di Catania dovrebbe occupare il primo posto in ordine di priorità. Purtroppo  l'esperienza ci insegna che in Italia si agisce in emergenza, dopo perdite di vite umane e con le criticità del caso, sia in termini di risultati che in termini di costi: bisogna invece ragionare con estrema lucidità, razionalizzando e ottimizzando gli interventi».

La proposta? Incentivare anche i privati promuovendo la cultura della manutenzione, del miglioramento e dell'adeguamento: «Piuttosto che una politica di continua tassazione, anche sugli immobili con l’Imu – conclude Grasso - si dovrebbero prevedere interventi di defiscalizzazione e premialità in termini di cubatura: occasione unica per rendere più sicuri gli immobili e per riqualificare in termini architettonici ed energetici il costruito».

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