Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

GRANDE SUD MESSINA: APPELLO ALLE FORZE POLITICHE PER IL AL TEATRO VITTORIO EMANUELE

Messina 09/05/2012 - E’ un momento di responsabilità per la deputazione regionale messinese, per le istituzioni comunali e provinciali: è il momento, ultimo e definitivo, in cui possono e devono sostenere l’onere di custodire e difendere la città di Messina dal malgoverno, dall’approssimazione e dalla prevalenza d’interessi di altre realtà territoriali dell’Isola o nazionali, evitando di ripetere gli infausti risultati della questione del trasporto ferroviario, della crisi delle municipalizzate e di ogni altra devastante desertificazione economica e sociale subita dal territorio.
La questione della decurtazione del contributo regionale al Teatro Vittorio Emanuele non è solo una questione di soldi sottratti al nostro territorio. Vale di più, molto di più.

In questi tempi di recessione economica che si accompagna ad una ancora più vasta crisi di identità, valoriale, antropologica e culturale, il non agire a sostegno dell’unica punta di diamante che il territorio provinciale possiede, pur in una condizione di precarietà e debolezza, significa e rende visibile l’impotenza e la vacuità della rappresentanza politica locale che sembra non voler assumere la responsabilità del futuro e dello sviluppo del nostro territorio.

Lasciare che il Teatro Vittorio Emanuele, unico Ente messinese che della politica di bilancio ha fatto un metodo di gestione e di governo (non seguendo l’esempio di tutte le altre aziende assoggettate al controllo regionale o comunale), sia messo in una precarietà insostenibile significa essere gli ascari del nostro tempo con la nostra gente.

Pur comprendendo le difficoltà economiche italiane e regionali, la politica messinese non può non trovare, proprio attraverso la difesa della Cultura, il proprio riscatto e la “mission” a cui oggi tutta la politica europea è chiamata. Anche per non consegnare alle dinamiche della crisi della rappresentanza, il nostro impegno politico in favore del popolo a cui apparteniamo e che motiva la nostra visione politica.

La cultura è grembo, culla, tempio e speranza di quel futuro verso cui ci stiamo orientando e che insieme dobbiamo costruire.

Noi di Grande Sud orientiamo la nostra azione politica a protezione del Teatro Vittorio Emanuele, a cui esprimiamo solidarietà nella sua difesa contro la decisione di rendere impossibile lo svolgimento del compito e della funzione assegnatagli nel far crescere l’amore e la consapevolezza per i valori che attraverso le programmazioni promuove, svolgendo una fondamentale azione formatrice delle vecchie e delle nuove generazioni.
Noi di Grande Sud manifestiamo la più profonda solidarietà, che diventerà proposta ed azione, nella consapevolezza delle umiliazioni subite di tutti i lavoratori, degli artisti, degli orchestrali e dei professionisti del settore.

Santino Foti
(Responsabile problematiche del lavoro di Grande Sud Messina)

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