Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

MICHELE SINDONA, IL BANCAROTTIERE DI PATTI, INCASTRATO DAI SERVITORI DELLO STATO

25/05/2012 - In questa puntata si parlerà di Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo, che segue la traccia dei flussi di denaro e arriva a scoprire i meccanismi del traffico internazionale di stupefacenti di Cosa Nostra; del Maresciallo della Guardia di Finanza Silvio Novembre, che collaborando con l’avvocato Giorgio Ambrosoli, riesce ad incastrare il finanziere di Patti (Me), Michele Sindona; del commissario Pasquale Juliano che arriva molto vicino alla verità sulla “strategia della tensione” prima che scoppi la bomba di piazza Fontana a Milano, ma viene fermato. Storie di servitori dello Stato abili e onesti, che nella lotta contro la criminalità hanno perso la vita o sono stati traditi e abbandonati alla peggiore delle condanne, l’indifferenza e la rimozione dalla memoria collettiva.

Nuovo appuntamento con la serie di "Lucarelli racconta", in onda su Rai3 lunedì 28 maggio alle 21.05. Al centro della narrazione ci saranno le storie di quelle persone che nello svolgimento del proprio lavoro, all’interno delle istituzioni dello Stato e nella società civile, hanno messo la mano davanti a un treno in corsa, pagando con la vita il proprio atto di coraggio, il proprio rigore etico e professionale.

Persone che pur minacciate sono rimaste al loro posto, non hanno disertato, hanno continuato a lavorare in difesa della legalità fino ad arrivare ad un punto di non ritorno. Sono le storie di servitori dello Stato e di semplici cittadini, impegnati nella vita e nella professione con passione; esempi di coscienza civile che la memoria collettiva del nostro Paese ha la necessità e il dovere di ricordare e di difendere.

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