
Messina, 15/06/2012 - Apprendo da nota stampa, con enorme rammarico, la decisione del direttivo regionale del MPA di espellere dal partito i Consiglieri Provinciali del Gruppo consiliare autonomista alla Provincia Regionale di Messina Nino Previti e Roberto Gulotta, responsabili insieme al sottoscritto, di aver inoltrato al Presidente della Regione Siciliana on. Raffaele Lombardo, una richiesta di “espulsione dal Governo siciliano per l’assessore Marco Venturi” per le chiare corresponsabilità sulla disastrosa situazione amministrativa dell’Ente Autonomo Fiera di Messina, oltre all’enfatizzata “MINACCIA” degli stessi di sospendersi dal direttivo provinciale del partito.
Chiarisco, che già nella giornata di ieri, io stesso nella qualità di capogruppo del MPA alla Provincia regionale di Messina, ho precisato ulteriormente e per mezzo stampa il senso provocatorio della lettera aperta inviata al Governatore, in ogni caso finalizzata alla risoluzione dell’annosa vertenza dell’Ente Fiera e del suo personale e non sicuramente ad annunciare fuoriuscite o abbandoni del Partito.
Spiace quindi, dover ulteriormente puntualizzare, che sempre e soltanto da nota stampa, scopro dell’adesione dei Consiglieri Provinciali Simone Magistri e Tonino Calabrò al gruppo del MPA, fermo restando che anche in tal senso alcuna comunicazione ufficiale è mai stata resa né in Consiglio Provinciale né tantomeno al sottoscritto che, ancora n.q. di Capogruppo Consiliare del MPA, è l’unico soggetto istituzionalmente previsto da Statuto Provinciale e Regolamento del Consiglio Provinciale, a poter accettare eventuali nuove adesioni o dimissioni dal gruppo politico provinciale.
Infine il compiacimento per la nomina odierna del Commissario Straordinario dell’Ente Fiera, evidentemente unico vero risultato positivo in una bruttissima giornata per la storia del MPA di Messina.
Il Conigliere Provinciale
Roberto Cerreti
Capogruppo MPA
I buca 'nte strati scassati i Turturici i tapparu Manuni (n.d.r Galbato) e so cugnatu Ventimiglia (chi s'ammucca l'incarichi d'avvocatu a Turturici). (Vedi articolo Gazzetta del Sud del 15/06/2012).
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