Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MILAZZO: 'UNITI' MA INSODDISFATTI DEL GOVERNO DELLA CITTA'

Milazzo, 21/06/2012 - Il movimento UNITI, nel prosieguo della verifica politica iniziata alcuni mesi fa e che ha avuto il suo culmine nel congresso del mese scorso, ritiene di non avere particolari motivi di soddisfazione nel giudicare l’azione di governo cittadina. Questo appare oggi un sentimento diffuso e, a giudizio dei più, non sembra addebitabile esclusivamente alle drammatiche situazioni ereditate dalle passate amministrazioni. Il senso di responsabilità che ha animato da sempre l’azione di Uniti non può non tener conto della scarsa
comunicazione con la città. A dispetto dei continui appelli a rendere tutti partecipi di quanto accadeva nel
palazzo comunale, l’amministrazione non solo ha tralasciato di informare la cittadinanza, ma ha del tutto
trascurato di chiamare la coalizione ad assumere in proprio il carico di responsabilità cha andava condivisa
nei processi decisionali.

L’inversione di rotta auspicata mesi fa continua ad essere frustrata. UNITI non intende rimanere con le mani
in mano in attesa dell’annunciato dissesto, come se governare la Città sia solo una questione di “soldi” o di
bilancio. Pur tuttavia, visto che tutte le attenzioni sembrano focalizzarsi su questo, nel tentativo di
squarciare quel velo di incomunicabilità che, giorno dopo giorno, questo modo di fare ha steso tra governo
e Città, UNITI ha deciso di chiedere al Sindaco una serie di provvedimenti che rendano credibile l’azione
amministrativa e, alla luce dello sforzo imposto ad una città in piena crisi economica, dia il senso di una
politica a fianco dei cittadini e pronta a fare per prima gesti concreti:
1) Sul fronte della tassazione, rendere immediatamente noto alla cittadinanza quali tassazioni
subiranno un incremento ed in quale misura, alla luce della prossima approvazione del dissesto da
parte del consiglio comunale o del commissario (atteso che il dissesto verrà comunque approvato);
2) Azzeramento o, in subordine, drastica riduzione delle posizioni organizzative scaturite
dall’ennesima modifica degli assetti burocratici della macchina comunale, dal momento che “i
particolari benefici attesi“ sono stati ben lungi dal verificarsi;
3) Pubblicare il resoconto dell’attività svolta dai dirigenti comunali, con particolare riferimento al
raggiungimento degli obiettivi fissati dall’amministrazione;
4) Pubblicare il resoconto dell’attività svolta dagli esperti, a qualsiasi titolo nominati;
5) Immediato azzeramento, per un intero anno, delle indennità assegnate al Sindaco e alla Giunta
nonché avanzamento della proposta di diminuzione del gettone consiliare dagli attuali 100,00 euro
ad almeno la metà;
Si tratta, evidentemente, di richieste “minime” che, senza particolari sforzi, l’amministrazione potrebbe
“fare sue” in tempi ridottissimi; richieste tuttavia emblematiche di una scelta di responsabilità e di
condivisione di “sacrifici” che la cittadinanza si attende.
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Nota a Margine

Visto l’invito rivolto dal movimento Uniti a Sindaco e Giunta circa la moratoria in materia di indennità, lo
scrivente assessore pro tempore Massimo D’Amore, condividendone la filosofia, dichiara che, nel caso in
cui il sindaco disponga in tal senso a far data dal mese di giugno, è disponibile, per propria parte, a donare
previa verifica delle obbligazioni in essere, emolumenti per iniziative di pubblica utilità con importi
equivalenti all’indennità prevista per legge. Tali emolumenti, per quanto di personale discrezione, saranno
destinati fino alla concorrenza della copertura di un anno di affitto del Centro Sociale di Fiumarella
altrimenti in chiusura entro sei mesi a seguito di disdetta già notificata.

Massimo D’Amore

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