Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

4° SLALOM CITTÀ DI CASTELBUONO: SULLE MADONIE TRIONFA MIMMO POLIZZI CON LA SUA ELIA AVRIO ST10 SUZUKI

Il portacolori della Puntese Corse è stato assai scaltro a “costruire” il suo ennesimo successo della carriera nella prima manche, quando la calura ha concesso attimi di tregua, decisivi. Alle sue spalle l’esperto e sempre veloce palermitano Fabrizio Minì (su Radical Prosport Kawasaki), quindi, brillante 3° assoluto, a sorpresa, il ventunenne agrigentino “figlio e fratello d’arte” Alessio Bruccoleri, autore di una prova entusiasmante al volante di un’altra Radical Prosport, sia pure spinta da un propulsore Suzuki. Solo quarto al traguardo il trapanese Alberto Santoro, tra gli altri favoriti della vigilia ma attardato per noie al cambio sulla sua Radical SR4 Suzuki. Nel gruppo Vst si è imposto il giovane trapanese Totò Arresta (Vst Kawasaki 1.2), mentre tra le E2M Formula successo scontato per un altro pilota trapanese, Dino Blunda, con la nuova Speads Suzuki 1.0. Tra le scuderie, ennesima affermazione per la Catania Corse, mentre tra i piloti locali la palma del più veloce è invece spettata all’ex kartista Eduardo Di Gangi (con la Predator’s PC008 Suzuki). In campo femminile, è primato per la “figlia d’arte” messinese Angelica Giamboi, su Fiat X1/9 2.0. Centosedici i piloti classificati, sui 121 che avevano superato le verifiche tecniche e sportive. Entusiasmo da parte dei promotori della gara, Team Palikè Palermo e Motor Sport Club Castelbuono
Castelbuono, 08 luglio – Le Madonie si confermano quale “terreno di caccia” preferito del giovane, ma esperto, catanese Mimmo Polizzi. Il portacolori della scuderia Puntese Corse ha infatti “bissato” con autorità il successo conseguito lo scorso anno nello splendido scenario offerto dai contrafforti montuosi del Palermitano, iscrivendo per la seconda volta consecutiva il proprio nome nell’albo d’oro dello Slalom Città di Castelbuono, quarta prova stagionale della Coppa Csai 6a zona per la specialità, seconda tappa per lo Challenge Palikè 2012, nonché prova del Campionato siciliano Aci Csai Slalom.

Una competizione, quella madonita, caratterizzata da temperature “africane”, quasi mai scese nella giornata al di sotto dei 35° centigradi, ma anche dal forte calore e dall’abbraccio di un pubblico quanto mai appassionato e presente ai margini dei 3,5 km del caratteristico tracciato immerso nella natura. Un caldo quasi insopportabile, che tuttavia non ha impensierito più di tanto Mimmo Polizzi e la sua Elia Avrio ST10 Suzuki “ufficiale”, autori di tre manche pressoché perfette, ultimate senza alcuna sbavatura.

A contrastare quanto più possibile il passo al futuro vincitore ci ha provato sino alla fine (e per questo merita in tutto e per tutto l’onore delle armi) l’esperto e veloce palermitano (originario di Marineo) Fabrizio Minì, su Radical Prosport Kawasaki schierata dalla Catania Corse, mentre a completare il podio, brillante 3° assoluto, ci ha pensato forse un po’ a sorpresa il ventunenne di Favara (AG) Alessio Bruccoleri, autore di una prestazione davvero da incorniciare nell’abitacolo di un’ennesima Radical Prosport, sia pure spinta fa un propulsore Suzuki, a sua volta iscritta alla gara dalla scuderia di famiglia, la Concordia Motorsport.
Mimmo Polizzi si è rivelato assai scaltro nel “costruire” il suo nuovo successo della carriera nella prima manche cronometrata, quando la calura ha concesso attimi di tregua, rivelatisi poi decisivi ai fini del risultato finale. “Ho capito che bisognava ‘rischiare’ qualcosa nella prima salita, nella prima mattinata - ha rivelato ai piedi del podio più alto Mimmo Polizzi - quando la temperatura, che in qualche caso toccava già ben oltre i 30°, sarebbe certamente stata più bassa che nel prosieguo della giornata. Basti pensare come poco prima della terza salita (effettuata dopo le 14, ndr.) il calore sull’asfalto ha toccato i 65°! Poi è bastato effettuare qualche regolazione d’assetto sulla mia Elia Avrio per portare a termine ancora con buoni tempi lo slalom”.

Il pilota di Adrano, campione siciliano Slalom in carica, ha quindi chiuso la sua prova in 147,90 “punti-penalità”, staccando di 2”87 la Radical Prosport di Fabrizio Minì, attestato su un pur ragguardevole parziale pari a 150,77 “punti-penalità” e di 4”27 l’altra Radical Prosport portata con successo sotto la bandiera a scacchi di via Mazzini da un raggiante Alessio Bruccoleri (alla sua terza gara su asfalto di una carriera che ha sinora compreso diverse altre esperienze sulla pista di casa, la Concordia, ad Agrigento), autore di 152,17 “punti-penalità”. Bruccoleri ha chiuso la sua gara davanti e piloti più esperti ed a vetture più potenti. Solo quarto al traguardo lo specialista trapanese (di Custonaci) Alberto Santoro, deluso per il risultato raccolto a Castelbuono dopo tre affermazioni consecutive in altrettanti slalom ai quali aveva partecipato di recente.

 L’altro portacolori della Puntese Corse è rimasto attardato a causa di problemi localizzati al cambio della sua Radical SR4 Suzuki, difetto che non gli ha consentito di esprimersi come avrebbe voluto e potuto, soprattutto nei tratti in salita. Santoro ha preceduto al traguardo l’altro esperto catanese (di Adrano anche lui) Salvo Caruso, apparso aggressivo quanto basta e anche in costante miglioramento con la rinnovata Elia Avrio ST10 Suzuki della Catania Corse. Tuttavia, più di così non si poteva fare.

Sesta piazza assoluta per un altro giovane talento trapanese, Fabio Peraino, il quale ha dato vita ad una prova in costante crescita dal punto di vista della prestazione pura, concludendo ad un’inezia dal quinto posto detenuto da Caruso, alla guida di una Radical Prosport Suzuki anch’essa ‘griffata’ Catania Corse. Poco più staccato è finito l’altro catanese (di Giarre) Rosario Miano (secondo classificato lo scorso anno), settimo assoluto con la sua Elia Avrio ST09 Suzuki della scuderia Camporotondo Corse con la quale ha preceduto il giovane messinese originario di Brolo Francesco Lombardo, 8° assoluto e vincitore del gruppo Prototipi sul sediolo della sua Fiat 126 Suzuki a motore centrale.

Nel gruppo Speciale si è invece imposto il catanese Pietro La Rosa, su Fiat Cinquecento Kit per la Puntese Corse, in gruppo A è dominio, invece, del messinese Salvatore Caristi (Peugeot 106 Gti 16v, schierata dalla Phoenix). Il forte specialista nisseno (originario di San Cataldo) Maurizio Anzalone è sul gradino più alto del podio in gruppo GTI, su Renault Clio Rs K del Motor Team Nisseno, mentre il ragusano Salvatore Licitra è ancora il migliore in gruppo FO A (vetture di scaduta omologazione), con la sua fidata Renault Clio Williams. Vittoria del nisseno (di Mussomeli) Massimiliano Burrogano in gruppo FO N, alla guida di un’altra Renault Clio Williams, così come di Mauro Calì in gruppo N, su Renault Mégane Coach 16v. L’agrigentino Carlo Cammarata si è imposto nel gruppo Racing Start, con la sua Citroen Saxo Vts.

Nel gruppo Vst, con classifica a sé stante, perentoria affermazione per il diciannovenne trapanese (residente a Mazara del Vallo) Totò Arresta, velocissimo nell’abitacolo della sua Vst Kawasaki 1.2 con i colori del Team del Mago Partanna, prototipo con il quale ha rafforzato ora la propria leadership in vetta al Trofeo nazionale Vst. In gruppo E2M Formula, successo scontato, da parte sua, per l’altro esperto trapanese (è di Alcamo) Dino Blunda, il quale ha condotto a Castelbuono sul gradino più alto del podio la nuovissima ed ammirata Speads Suzuki 1.0, monoposto di origine sudafricana assemblata nella “factory” del preparatore e pilota catanese Giuseppe Spoto.
La Catania Corse ha colto ancora allo Slalom Città di Castelbuono l’ennesimo successo stagionale nella speciale classifica riservata alle scuderie, davanti alla Puntese Corse ed alla Tm Racing di Messina. La palma del migliore tra i piloti locali è spettata invece al giovane ex kartista Eduardo Di Gangi, finalmente al traguardo dopo molta sfortuna alla guida della Predator’s PC008 Suzuki ex Blunda. In campo femminile, primato per la “figlia d’arte” messinese (di Novara di Sicilia) Angelica Giamboi, veloce ed abile a battere papà Alfredo nella seconda manche, su Fiat X1/9 2.0.

Centosedici i piloti regolarmente classificati, sui 121 che avevano superato il giorno prima le verifiche tecniche e sportive (135 erano invece gli iscritti, record stagionale in uno slalom Aci Csai). Grande entusiasmo, per l’ottima riuscita del 4° Slalom Città di Castelbuono (gara diretta con il classico “piglio” professionale dal veneto Stefano Torcellan) è stata espressa dai promotori, il Team Palikè Palermo, con al timone Annamaria Lanzarone, Nicola e Dario Cirrito e dall’attivissimo Motor Sport Club Castelbuono coordinato dal presidente Santino Fiasconaro, che ha collaborato sotto ogni aspetto nella gestione della corsa e nelle attività promozionali di contorno ad essa. Da menzionare, ancora, il patrocinio offerto dalla Regione siciliana, dalla Provincia di Palermo, nonché dal Comune di Castelbuono, rappresentato dal neo sindaco Antonio Tumminello. Per ulteriori info e le foto di gara consultare i siti internet: www.palike.it e www.motorsportclubcastelbuono.com.

La classifica: 1) Mimmo Polizzi (su Elia Avrio ST10 Evo Suzuki) in 147,90 “punti-penalità” 2) Fabrizio Minì (su Radical Prosport Kawasaki), in 150,77 3) Alessio Bruccoleri (Radical Prosport Suzuki), in 152,17 4) Alberto Santoro (Radical SR4 Suzuki) in 153,08 5) Salvo Caruso (Elia Avrio ST10 Suzuki) in 154,02 6) Fabio Peraino (Radical Prosport Suzuki) in 154,17 7) Rosario Miano (su Elia Avrio ST09 Suzuki) in 155,00 8) Francesco Lombardo (Fiat 126 Suzuki) in 155,99 9) Francesco Schillace (Elia Avrio ST09 Suzuki) in 157,37 10) Vincenzo Pellegrino (su Radical SR4 Suzuki) in 159,77 11) Giuseppe Bellomo (Radical Prosport Kawasaki) in 160,04 12) Vincenzo Leto (Elia Avrio ST09 Suzuki) in 161,02 13) Pietro La Rosa (Fiat Cinquecento Kit) in 164,68 14) Antonino Margareci (Fiat 127) in 164,84 15) Salvatore Caristi (Peugeot 106 Gti 16v) in 165,76, 16) Maurizio Pepe (Fiat X1/9 Kawasaki) in 166,03, 17) Salvo Tranchida (Fiat 126 Kawasaki) in 166,73 18) Giuseppe Galioto (Elia Avrio ST09 Honda) in 166,77 19) Maurizio Anzalone (Renault Clio Rs K) in 166,82 20) Antonino Nostro (Ermolli Hayabusa Suzuki) in 166,87.

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