Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

ATELIER SUL MARE: UN NUOVO SPAZIO REALIZZATO CON IL DESIGN COMPLETA IL PRESTIGIOSO ALBERGO-MUSEO

workshop_onda.JPGCastel di Tusa (Me), 7 luglio 2012 – Un nuovo spazio, ripensato attraverso il Design, completerà la prestigiosa sede dell’Albergo-Museo Art-Hotel di Antonio Presti a Castel di Tusa.
Duecento metri quadrati che i venti ragazzi in arrivo da tutta Italia per partecipare a Istanze di Design, primo Workshop Internazionale, organizzato dalla Fondazione Fiumara d’Arte di Antonio Presti, in collaborazione con l’Aiac (associazione Italiana di Architettura e Critica) e presS/Tfactory, laboratorio di idee fondato e diretto da Luigi Prestinenza Puglisi, sotto la supervisione di cinque tutor architetti-designer, hanno trasformato del tutto con un progetto creativo che sarà realizzato in tempi brevi.

Il Workshop si concluderà domani, 8 luglio, ma un gruppo di partecipanti continuerà a lavorare nei prossimi mesi alla realizzazione dello spazio di design.
“Ho scelto questo Workshop – dice Sara Ricciardi di 23 anni, partecipante al Workshop, che studia all’Accademia dei Belle Arti di Milano – perché mi ha molto ispirato la condizione di avere un link forte con una spazio. Abbiamo lavorato su come trasformare un luogo, come questo dell’Atelier sul mare, attraverso dinamiche mentali, legate al design, ma anche attraverso dinamiche spirituali legate al territorio. Un work in progress molto interessante che giorno per giorno ha fatto nascere un progetto sempre più preciso”.

L’Albergo-Museo, quindi, ma anche il Parco di Fiumara d’Arte, avranno, sulla base al progetto dei partecipanti al workshop, un nuovo punto di accoglienza, un bookshop, un bistrot, un bar e anche alcuni spazi all’aperto, allestiti con sedie e tavolini, in cui i visitatori in arrivo da tutto il mondo potranno intrattenersi, parlare, leggere un libro.
“Il primo tema – dice Luigi Prestinenza Puglisi – che abbiamo seguito con i ragazzi è stato quello della trasformazione: lo spazio non deve essere fissato, ma mutevole per accogliere esigenze diverse. Un altro tema è quello che bisogna mettere in discussione il confine tra l’interno che diventa esterno e viceversa. L’idea più interessante è stata quella di mettere sul fronte della strada una libreria dove le persone possono sistemare i libri e le parole. All’inizio si è lasciato spazio ai gruppi per delineare un’idea generale, poi una giuria composta da me, dal direttore della prestigiosa rivista internazionale di design “Frame”, Robert Thiemann e Antonio Presti, ha cercato di sintetizzare una proposta che racchiudesse il meglio delle cinque idee e poi ciascun gruppo ha elaborato la sua parte di progetto”.

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“L’Atelier – dice Antonio Presti - diventa laboratorio e apre al design che può, a differenza delle stanze d’artista rendere versatili gli ambienti e sempre diversi nel tempo. Attraverso il design, l’Atelier diventa luogo di formazione per i giovani, occasione fertile per scambiare idee e confrontarsi. Soprattutto, saranno i ragazzi stessi, dopo aver pensato al progetto a realizzarlo concretamente, un passaggio dalla teoria alla pratica che manca nel mondo della scuola e dell’università”.

L’obiettivo di Presti, infatti, è creare una vera e propria Accademia di Design e di conservazione del contemporaneo con lo sguardo rivolto alle nuove generazioni.
Ma soprattutto, il design a cui pensa Presti, è un design che ha una forte matrice sociale.
“L’idea di una scuola continua Presti - di un’accademia aperta ai giovani, a cui consegniamo la nostra eredità, mi sembra una delle idee più belle per far vivere il futuro di Fiumara d’Arte. Allo stesso tempo, un’accademia permanente consentirebbe di formare i ragazzi per la conservazione delle camere d’Arte che necessitano di restauro nel corso del tempo”.

“La specificità – dice Giovanni Levanti, architetto e designer – di una scuola di Design a Tusa, potrebbe essere quella di vivere un doppio momento, ovvero creare delle situazioni ibride che vanno dalla creazione di oggetti specifici nel territorio e per il territorio a quella di oggetti d’uso inseriti in un mero mercato territoriale. L’esperienza di questo workshop ha dei parametri diversi dal concetto tradizione di design e il suo interessa si basa sulla dimensione strategica del design all’interno del territorio siciliano”.

Nell’idea della scuola permanente di Design, saranno coinvolti anche gli studenti del Liceo artistico “Ciro Michele Esposito” di Santo Stefano di Camastra (Me) e delle altre scuole del territorio, sempre al centro dei progetti della Fondazione Fiumara d’Arte:
“Con il passaggio – dice Presti – da istituto d’arte a liceo, questa scuola rischia di perdere la sua naturale vocazione rivolta alla formazione creativa dei ragazzi e alla tradizione dell’artigianato. L’aspetto laboratoriale, fondamentale per un liceo artistico, si sta completamente perdendo, intendiamo recuperarlo, appunto, con l’istituzione di un luogo di formazione permanente”.

Un percorso condiviso da Antonio Cesareo, dirigente scolastico del Liceo artistico “Ciro Michele Esposito” di Santo Stefano di Camastra.
“Quella con Presti - dice Cesareo - è un’intesa cominciata anni fa con il percorso didattico sulla poesia. Quest’intesa si è consolida con la “Notte della poesia” di quest’anno e adesso attraverso l’idea di un’accademia permanente per i nostri ragazzi e per il territorio. Il nostro istituto ha una grande storia alle spalle, ma con la riforma Gelmini non è più la scuola fondata nel 1931.
Per questo bisogna trovare canali diversi per continuare la formazione e confrontarsi anche con il mercato del lavoro di oggi, cercando nuove opportunità nei territori di appartenenza. Fiumara d’Arte e Antonio Presti, in questa direzione, sono per la nostra scuola, ma anche per tutto il territorio di Santo Stefano, una grande opportunità per recuperare la tradizione della ceramica e la storia archeologica della Sicilia”.

In questa settimana nella sede dell’Albergo-Museo di Castel di Tusa, i ragazzi hanno avuto modo di lavorare a stretto contatto con tutor di rilievo nazionale e internazionale:
Giovanni Levanti (Italia), Mario Trimarchi (Italia), Chris Kabel-Droog (Olanda), Michael Obrist-feld72 (Austria), Wyssem Nochi (Libano).
Da un confronto e uno scambio di idee, è nato questo nuovo progetto che continua a seguire la linea tracciata dalla Fondazione Fiumara d’Arte di Antonio Presti.
La linea della bellezza e dell’arte legate al futuro delle nuove generazioni. Un’idea molto forte, condivisa dai tutor del Workshop.

“Presti – dice Mario Trimarchi, architetto e designer – ha lavorato per tanti anni cercando la bellezza attraverso la ricerca artistica, adesso invece, sta tentando di trovare la bellezza attraverso il design. Cosa significa tutto questo? Qual è la differenza? Ecco, la sua nuova ricerca cerca di rispondere a queste domande”.
“Il workshop – dice Luigi Prestinenza Puglisi, presidente dell’Aiac e componente della giuria del workshop – è stato organizzato da un’istituzione che si occupa d’arte, questo è il segno che il design può essere rivisto e ripensato, appunto in confronto con l’arte, rivendicando così la possibilità di un altro utilizzo, svincolato dalla macchina produttiva.
Il banco di prova del workshop sarà anche quello di recuperare l’artigianato attraverso l’uso delle tecnologie contemporanee”.
Per Wyssem Nochi: “Design e arte sono sempre collegati, l’unica cosa che distingue il design e l’arte è la sua funzionalità. Il buon design, in generale, è arte utilizzabile senza una scadenza temporale”.

Michael Obrist-feld72, architetto e designer, invece, pensa che: “Il design è un modo di interagire con il mondo, e quindi ogni forma di un oggetto e di uno spazio deve essere una risposta precisa a una domanda precisa. È interessante capire la risposta del territorio, in questo caso siciliano, rispetto a un elemento straniero, come possiamo essere noi studiosi con un modo diverso di pensare, rispetto al contesto”.
Così dopo trenta anni di collaborazioni con artisti di fama internazionale e ricerche su nuovi modi di abitare, attraverso l’arte contemporanea e la creazione di ambienti unici nelle camere dell’Albergo-Museo-Art Hotel-Atelier sul Mare, la Fondazione Fiumara d’arte, ha deciso di porsi una nuova missione: esplorare l’opera come processo collettivo e non più come libero sviluppo della creatività individuale, partendo dal Design.

“Tutti gli elementi – dice Chris Kabel-Droog – che compongono il contesto sono la base del progetto stesso, e la possibilità di creare esperienze interessanti per la comunità stessa”.
Già lo scorso anno, in occasione della seconda edizione del “Rito della Luce”, sono state installate nella sede dell’Albergo-Museo 50 sedie-sculture di Ute Pyka e Umberto Leone, realizzate per la stanza “Doppio Sogno” di Tobia Ercolino.

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