Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

CIMINO (GRANDE SUD): "IL GOVERNO NAZIONALE NON INGENERI ALTRI PREGIUDIZI SULLA SICILIA"

Palermo 22 Luglio 2013 - "Se dal primo giorno il governo Monti si fosse occupato anche del Sud si sarebbero potuto evitare tutte le notizie inesatte sulla situazione finanziaria in Sicilia che hanno riempito i giornali di questi giorni. "Lo dice Michele Cimino,deputato regionale di Grande Sud."Che la Regione siciliana avesse problemi era noto a tutti, continua Cimino,ed il governo Monti invece di tagliare indiscriminatamente i fondi doveva approfondire  i problemi delle varie realtà.  Ingenerare odio verso la Sicilia da parte delle altre regioni italiane non fa bene a nessuno. La Sicilia dal governo nazionale vuole quello che le spetta: i trasferimenti dovuti e non elemosina.

Capisco che era indispensabile tagliare la spesa pubblica,dichiara il deputato di Grande Sud, ma in  un Isola come la nostra dove manca il lavoro ,dove sicuramente in passato nell'amministrare sono stati fatti molti errori, prima doveva lo Stato dare quello che doveva e poi calare la scure.  Per le Autonomie speciali il concorso alla finanza pubblica sancito dal d.l. 95/2012 è di 600 milioni sul 2012 (700 per le ordinarie), 1,2 miliardi sul 2013. Per i prossimi anni è di più di quanto si richiede a tutte le Regioni ordinarie.
Mentre gli accantonamenti sulle entrate previsti ammontano, da quest'anno, ad oltre 354 milioni. A questi vanno aggiunti i minori trasferimenti erariali in favore degli enti  locali previsti dal d.l. n.95/2012 (che pesano complessivamente nel biennio 2012-13 2,5 md). Per la Sicilia, presumibilmente, nel biennio l'ulteriore taglio e' di circa 250 milioni. Purtroppo la situazione si sta facendo insostenibile ed occorre cercare di armonizzare il bilancio della Regione siciliana con quello dello Stato,conclude Cimino, e trovare insieme una soluzione che faccia superare a tutti questo brutto momento."

Commenti