Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

DISSESTO DEL TERRITORIO DA GIOIOSA MAREA A CASTELL'UMBERTO: GALATI E PRINCIOTTA CHIEDONO L’INTERVENTO DELLE ISTITUZIONI

Al Ministro dell'Ambiente e della Tutela dei Territorio e del Mare, all' Assessore Regionale Territorio e Ambiente, All’ Onorevole G. Ricevuto Presidente della Provincia regionale di Messina, Al Dirigente Generale del Servizio regionale di Protezione civile, Al Dirigente del Servizio regionale di Protezione civile per la provincia di Messina, Ing. Bruno Manfrè

Messina, 05/07/2012 - «OGGETTO: Richiesta notizie sugli interventi programmati e/o avviati a seguito delle ordinanze di protezione civile per i dissesti idrogeologici e alluvionali verificatosi in provincia di Messina, dal 2008 in poi, da parte dei consiglieri della Provincia regionale di Messina Santo Galati Rando e Giovanni Princiotta Cariddi.

Premesso

-che il territorio della provincia dì Messina, dal 2008 in poi, è stato duramente colpito da numerosi eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico che hanno arrecato ingentissimi danni alle persone e alle strutture (strade, abitazioni, ecc….);

-che i numerosi dissesti idrogeologici e alluvionali in alcuni casi sono risultati nefasti anche per le popolazioni provocando gravissime perdite in vite umane, come nel caso di Giampilieri ed altri comuni della zona jonica;

-che anche il comprensorio dei Nebrodi è stato duramente colpito da tali eventi con i numerosi dissesti verificatosi nei Comuni di: Castell'Umberto, in contrada Sfaranda; Tortorici; Gioiosa Marea; Caronia; San Fratello; Falcone ecc.... per citare le zone maggiormente colpite dagli eventi;

-che detti eventi hanno determinato movimenti franosi, l'esondazione di fiumi e torrenti, allagamenti di insediamenti abitativi, commerciali ed industriali, l'interruzione della viabilità stradale e ferroviaria, delle linee elettriche e telefoniche, nonché gravi danni alle infrastrutture, agli edifici pubblici e privati, ai beni mobili, con conseguente necessità di disporre l'evacuazione di numerosi nuclei familiari.

Considerato

-che in alcune Comuni della provincia di Messina sono stati avviati i lavori per il ripristino di alcune opere danneggiate e per la risoluzione dei problemi derivanti dai suddetti dissesti idrogeologici e/o alluvionali che si sono susseguiti in questi ultimi anni;

-che le numerose ordinanze di Protezione civile e i DPCM che si sono susseguiti dal 2009 (ordinanza PCM n 3815 del 10/10/2009, 3825 del 27/11/2009, 3865 del 15/04/2010, ecc….) in poi, dichiarando lo stato di emergenza, hanno fornito le basi per programmare gli interventi e per reperire i fondi necessari da utilizzare, regionali, nazionali o fondi FAS, per la definitiva messa in sicurezza dei territori interessati;

-che, invece, in alcune zone, da quanto ci risulta, poco o nulla è stato fatto, come nel caso della frana di contrada Sfaranda nel Comune di Castell'Umberto, nel luogo in cui da circa due anni oltre 1.000 residenti attendono interventi mirati al ripristino della normalità e dove ancora oggi numerosi cittadini sono in attesa di poter rientrare nelle loro abitazioni rese inagibili dalla frana;

-che in numerosi comunicati, all'epoca dei fatti, vennero ventilati ed approvati corposi finanziamenti da parte della Protezione civile ma, a tutt'oggi, la situazioni langue in attesa di certezze e dell'arrivo di questi oramai ‘fantomatici’ finanziamenti.

-che Il paese di Castell'Umberto non si trova nella condizione economica adeguata per potere fare fronte ad un investimento di tale portata, nemmeno per potere porre in essere gli interventi minimi e indispensabili per tornare alla normalità

Da quanto premesso e considerato i sottoscritti consiglieri della Provincia regionale di Messina, Galati Rando Santo e Giovanni Princiotta Cariddi

Chiedono

Alle Istituzioni in indirizzo:

1) Di intervenire presso gli organi/Uffici di competenza, Commissario regionale delegato, responsabili provinciali e/o regionali o nazionali, per dare le dovute risposte agli abitanti e a tutte le comunità della provincia di Messina interessate da questa delicata situazione, che da diversi anni, nonostante le ripetute proteste e segnalazioni, vivono in stato di allerta e di abbandono, per la mancanza di risposte e fatti concreti.

2) Di dare notizie certe in merito ai fondi stanziati per la riqualificazione e il ripristino (case, strade, Chiesa, scuole, fognature ecc....), dopo il dissesto idrogeologico, della contrada Sfaranda sita nel Comune di Castell'Umberto e delle contrade San Leonardo e Maddalena nel Comune di Gioiosa Marea;

3) Di sollecitare le Istituzioni regionali affinché vengano resi disponibili i fondi stanziati proprio per la messa in sicurezza della contrada Sfaranda del Comune di Castell'Umberto e delle relative strade di collegamento.

Da quanto detto e segnalato si chiede di intervenire urgentemente e non lasciando che passi altro tempo, per potere mettere la parola fine a questa grave situazione e si resta in attesa di un riscontro scritto per avere la certezza degli interventi programmati e/o da programmare»..

I consiglieri provinciali
Galati Rando Santo
Giovanni Princiotta Cariddi

Commenti