Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

LA SERIT E L'AUTONOMIA MANCATA, EQUITALIA E IL FEDERALISMO SOLIDALE

22/07/2012- Equitalia non dorme (e non fa dormire), non riposa nemmeno col caldo di luglio inoltrato, cerca di piacere con l'aiuto della Rai e lancia sfide, “La sfida del federalismo solidale”, trasmissione andata in onda ieri, sabato 21 luglio alle 13.45, a Gr Parlamento. Un parterre di ospiti di tutto rispetto: il direttore centrale Servizi Enti e Contribuenti di Equitalia, Angelo Coco; il responsabile Economia e lavoro del Partito Democratico, Stefano Fassina e il direttore della rivista di cultura digitale Media Duemila, Maria Pia Rossignaud.

Equitalia non dorme e non ci fa dormire la notte se ci ha addebitato varie somme ingenti, come è successo a tanti, anche se abbiamo già pagato e magari non avremmo dovuto. Ma l'argomento più doloroso è l'iscrizione ipotecaria e come difendersi. Comunque stiano le cose, alla Rai semmai va il merito di avere mantenuto il dibattito aperto, più che alla politica.

Poco merito invece vi è attorno al silenzio che regna attorno alla Serit, la Società che gestisce la riscossione dei tributi e le altre entrate nella Regione Sicilia. Statuto speciale ed Autonomia fanno si che a niente varrebbe una riqualificazione o la soppressione di Equitalia in ambito nazionale. La Sicilia - infatti - pure in tale caso 'perirebbe' ugualmente di Serit, attorno alla quale non sembra siano in corso dibattiti parlamentari avvincenti. Nè la Rai ne propone.

Un'altra occasione perduta dall'Autonomia e dallo Statuto speciale, che in questi giorni sono stati al centro di un dibattito accentratosi attorno a quella che ha i contorni di una ulteriore magagna (il bilancio della Regione Siciliana e il rischio default), sulla base della quale si è sviluppato un corpo a corpo tra il premier Mario Monti e il premier siciliano Raffaele Lombardo.

E' stata l'occasione per rimettere in discussione l'autonomia delle Regioni a statuto speciale, come la Sicilia, in virtù del quale ciascuno può farsi la propria Società di riscossione dei tributi, la propria Serit o la propria Equitalia. Ma in tutto ciò il cittadino non occupa altro posto se non quello di suddito-pagatore. E basta!

L'autonomia non sembra fruttare all'ortolano grandi vantaggi 'solidali'. Anzi. La non autonomia, invece, se non altro può ammantarsi di 'solidarietà' con il federalismo solidale.

d.m.c.

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