Un gruppo di consiglieri comunali ha presentato ricorso al tribunale amministrativo avverso la nota di diffida dell'assessorato alle Autonomie locali Margherita Rizza
Milazzo, 13/07/2012 - Finisce davanti al Tar di Catania la questione del dissesto del Comune di Milazzo. Un gruppo di consiglieri comunali ha presentato ricorso al tribunale amministrativo avverso la nota di diffida che nei giorni scorsi il dirigente del servizio ispettivo dell'assessorato alle Autonomie locali Margherita Rizza, ha inviato alla presidenza del consiglio comunale affinché portasse in aula la de-libera che dichiara il dissesto.
L'udienza è prevista, data l'urgenza, entro dieci giorni. L'assessorato regionale si costituirà attraverso l'avvocatura dello Stato. Sempre nei prossimi giorni arriverà anche la decisione della Corte dei Conti, a conclusione dell'audizione di mercoledì mattina. "A mio avviso - afferma l'assessore alle Finanze, Pippo Midili - la magistratura contabile prenderà atto della gravissima situazione ampiamente esplicitata dal sottoscritto e dal segretario e a quel punto procederà ai sensi del comma 2 dell'art. 6 delle legge 149/2011, assegnando ai consiglieri comunali un termine per l'adozione di tutte le misure correttive per evitare di giungere all'eventuale dichiarazione di dissesto. Il consiglio comunale si assumerà quindi una grande responsabilità, quella di individuare forme e modi per evitare il default, con tutte le responsabilità che ne conseguono.
Infatti le misure che si andranno ad adottare dovranno essere comunicate alla Corte dei Conti e qualora entro il termine previsto non arriveranno gli esiti sperati il Comune subirà ugualmente il dissesto attraverso un intervento prefettizio con l'aggravante che nel frattempo l'Ente potrebbe andare incontro ad ulteriori criticità assolute, penso su tutti al mancato pagamento degli stipendi che sino ad oggi questa Amministrazione ha assicurato. Qualora il Tar dovesse respingere il ricorso dei consiglieri, sarà au
tomatica la nomina del commissario regionale, indipendentemente dal percorso avviato dalla Corte dei Conti".
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