Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

A NICOLA CAVALIERE, NERMIN SAYARI E DOMENICO SERGI IL PREMIO DI POESIA “S. MAFODDA”

Rodia (Me), 08/07/2012 - Con la cerimonia conclusiva della quarta edizione del Premio di poesia “Sebastiano Mafodda”, sì è conclusa a Rodia la rassegna “Sulla Scia di Alamak”, organizzata annualmente dall’Associazione Alamak – Sebastiano Mafodda per mantenere vivo il ricordo compianto comandante del Segesta Jet, che il 15 Gennaio 2007 perse la vita nel tragico incidente avvenuto nelle acque dello Stretto, assieme ai suoi colleghi d’equipaggio Marcello Sposito, Palmiro Lauro e Domenico Zona.

Il tema del concorso sul quale i poeti dovevano quest’anno impostare i loro componimenti era “Il Vento”, accompagnato da un bellissimo verso di Alda Merini: “Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire l’odore delle cose, catturarne l’anima”.

Il comandante Mafodda era un esperto ed appassionato velista, che amava spesso andar per mare a bordo della sua barca “Alamak” anche su rotte lunghe ed impegnative, affidando quindi al vento il proprio destino. Anche per questo motivo la quarta edizione del Premio ha suscitato tanto interesse e registrato una straordinaria partecipazione di pubblico che ha gremito, sabato sera, il cortile del Centro Servizi della VI Circoscrizione Comunale del villaggio tirrenico. L’emozione ha poi raggiunto l’apice, al ricordo che proprio ieri il compianto comandante del Segesta avrebbe compiuto sessant’anni.

Nicola Cavaliere e Domenico Sergi hanno conquistato, ex aequo, il primo premio. Cavaliere, che già nella prima edizione si era ben distinto piazzandosi al secondo posto, ha stavolta conquistato, seppur in compartecipazione, il primo gradino del podio. “Nave alla deriva” è stato il titolo del suo componimento, sul quale la giuria si è espressa col seguente giudizio: “Scrittura poetica originale, con una sintassi a volte frantumata e immagini incisive, dove la metafora centrale si snoda intorno al tema del vento”.

Domenico Sergi, al quale lo scorso anno era stato attribuito uno dei premi della critica, si è, invece, affidato a versi, scritti sia in italiano che in siciliano, dedicati al vento nostrano per eccellenza: “U Sciroccu (Lo Scirocco)”. E nella motivazione della giuria non sono certo mancati riferimenti in tal senso: “Composizione che parla del ‘nostro’ vento, nella nostra lingua, con schema metrico ritmico accurato e spiccata attenzione alla rima. Si avvale di un lessico espressivo che le conferisce grazie e incisività”.
Autore secondo classificato, Salvatore Pantò, con un componimento dal titolo evocativo, più di ogni altro, del fascino del cielo, dell’aria e del vento: “Icaro”. Questo il commento della giuria: “Linguaggio conciso, incisivo con un buon ritmo. Il testo offre un suggestivo risvolto mitico del vento”.

Graziella Mauri, una “fedelissima” del Premio, che nella scorsa edizione giunse seconda, stavolta si è classificata al terzo posto. “Vento di Mare” è il titolo della sua opera, che la giuria ha così definito: “Bella concisione in un linguaggio immediato, espressivo di uno stato d’animo”.
La giuria ha poi riservato delle “menzioni speciali” a Rosita Orifici Rabe, autrice della poesia “Vento”, ad Anna Pistuddi, poetessa sarda, per il suo componimento “Maestrale” ed a Filippo Faillaci, noto autore messinese che in passato ha dedicato particolare attenzione alle vittime del Segesta, per la sua “Filastrocca del vento per bambini ed adulti”, la cui lettura è stata molto applaudita dalla platea.
L’associazione Alamak – Sebastiano Mafodda ha poi, di propria iniziativa, conferito un riconoscimento speciale ad Antonio Petrella, autore della poesia dal titolo coincidente col tema: “Il vento”.
Ed è stato un “Vento” vincente che trae origine dal Nordafrica, quello che ha contraddistinto la sezione dedicata ai giovani. Il primo premio è infatti andato a Nermin Sayari, ragazzina nata in Sicilia da genitori tunisini che frequenta l’Istituto comprensivo “R.Caldarera” – Scuola secondaria di I grado - Sezione di Gliaca di Piraino. Poiché assente alla cerimonia, essendosi recata temporaneamente in Tunisia con la madre, il premio è stato ritirato dal padre Mohamed.
“Il Vento magico” è stato il titolo del suo componimento che i giurati, nell’assegnarle le vittoria, hanno così motivato: “Tra filastrocca e tono favolistico, bene esprime l’immaginario infantile. Il gioco lessicale e le allitterazioni portano a esiti poetici interessanti”.
Secondo classificato, Antonio Pio Ruggeri, della Scuola primaria “L. Sciascia” di Villafranca Tirrena, con la poesia “In viaggio col vento”. Questa la motivazione: “Quasi una favola. Originale per idee, per immagini e linguaggio”.
Il terzo posto è andato a Laura Ciraolo, della Scuola primaria di Castanea, con la poesia “Questo è il vento”, che la giuria ha così definito: “Discorso semplice e metaforico, con belle immagini e gusto della rima”.
Anche nella sezione giovani ci sono state tre “menzioni speciali” ottenute da Silvia Velardo con il componimento “Una piuma”, assieme a Luca Brogna e Simone Scilipoti con due poesie dall’analogo titolo: “Il Vento”.

La giuria del Premio era composta, in qualità di presidente, da Maria Gabriella Adamo, professore ordinario di Linguistica Francese presso l’Università di Messina, studiosa di lessicografia, studi comparatistici, traduzione di poesie, francofonia, con pubblicazione di alcune sillogi di poesie con riconoscimenti in ambito nazionale, insegnate dall’eccellente profilo accademico e professionale con importanti attività e collaborazioni internazionali. La docente messinese è stata affiancata da tre giurati: Domenica Iaria, professore associato di Lingua Francese all’Università di Messina, anch’essa impegnata in eccellenti ambiti di ricerca e attività culturali con la Francia; Clara Monterossi, già insegnante di Italiano e Latino in alcuni licei messinesi, scrittrice e traduttrice, autrice di varie pubblicazioni dal 1992 al 2011, e Maria Froncillo Nicosia, titolare della prestigiosa casa editrice messinese “Edizioni Il Gabbiano”, che sulla grande poesia d’autore ha da sempre concentrato buona parte della propria attività.
Anche quest’anno grande protagonista della serata è stata la poetessa messinese Maria Costa, che in più momenti ha intrattenuto ed incantato il numeroso pubblico con recitazioni di suoi famosi componimenti. Nella circostanza la poetessa si è anche esibita nella lettura di un suo racconto inserito in una raccolta che il prossimo inverno sarà pubblicata proprio a cura dell’associazione Alamak – Sebastiano Mafodda.
La lettura delle poesie vincenti e di quelle menzionate è stata accompagnata dalle note di violino del maestro Ninni Cicivelli, il quale si è anche esibito da solo in brani del repertorio classico e moderno.

A cornice della cerimonia sono state esposte opere pittoriche realizzate qualche anno fa dai ragazzini di Rodia nell’ambito di una precedente edizione della rassegna, che serviranno alla raccolta di fondi per la ristrutturazione della Chiesa Parrocchiale del villaggio.
I premi consegnati ai vincitori, consistenti in raffinate opere in ceramica su legno, sono state realizzate dal laboratorio “Terre del Forte” di Messina.

Chiuso il sipario sulla quarta edizione di questa manifestazione che si rinnova nel ricordo di Sebastiano Mafodda e delle altre vittime del Segesta, l’appuntamento va al prossimo anno, per percorrere insieme un altro passo lungo la rotta “Sulla Scia di Alamak”.

Francesco Musciumarra
Presidente Associazione “Alamak – Sebastiano Mafodda”

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