Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SCIOPERO BENZINA: DISTRIBUTORI CHIUSI DAL 3 AL 5 AGOSTO

L'industria petrolifera spinge al fallimento i gestori e scarica sul Paese il costo sociale di altri 120.000 disoccupati. In assenza di tempestivi interventi governativi, distributori chiusi, self compresi, da venerdì 3 a domenica 5 agosto

17/07/2012 - Accordi collettivi scaduti e non rinnovati; margini tagliati unilateralmente fino al 70%; licenziamenti forzati degli addetti alla distribuzione; rifiuto di adottare diverse tipologie contrattuali; discriminazioni sui prezzi che spingono fuori mercato migliaia di impianti senza possibilità di reazione alcuna, vendite autostradali totalmente cannibalizzate.

Sono questi solo alcuni dei comportamenti in aperta violazione delle leggi esistenti che l’industria
petrolifera sta adottando sistematicamente, colpendo oltre 20.000 piccole imprese di gestione che
occupano circa 120.000 persone e sostengono la sopravvivenza di altrettante famiglie.
E’ la denuncia che parte dalle Organizzazioni di categoria dei Gestori -Faib Confesercenti, Fegica Cisl
e Figisc/Anisa Confcommercio- affidata ad una nota congiunta.

L’intenzione dei petrolieri è chiara: approfittare della confusione politica e della pesantissima crisi che
ingessa il Paese, per regolare i conti con una intera categoria di lavoratori, consolidare le proprie
rendite e scaricare sulla collettività il costo sociale di altri 120.000 disoccupati.
Tutto questo con la responsabilità diretta e colpevole del Governo che, nonostante 14 differenti
sollecitazioni formali e appelli di ogni tipo, si è sistematicamente sottratto a qualsiasi tipo di confronto
ed è inerte di fronte alla violazione delle leggi in vigore. Compresa quella recentissima del decreto
liberalizzazioni, rimasta per l’essenziale lettera morta.

Un chiaro esempio è l’aggiramento della norma che avrebbe dovuto garantire la gratuità dei
pagamenti con carte di credito e bancomat sia ai consumatori che ai gestori. Invece le banche
pretendono il pagamento delle commissioni minacciando, in caso contrario, la “disdetta del servizio”.
Ed anche su questo il Governo è muto non trovando il coraggio di fare un richiamo al sistema bancario.
Allo stesso modo, un segnale particolarmente evidente dello stato di crisi è dato dalla condizione
specifica delle autostrade dove gestori e consumatori sono fatti oggetto di una vera e propria
discriminazione sui prezzi, esclusi da ogni tipo di sconto, che sta condannando le imprese di gestione
al fallimento e la stessa rete autostradale alla totale marginalizzazione.

Ai Gestori -conclude la nota di Faib, Fegica e Figisc/Anisa- i comportamenti di Governo e industria
petrolifera non lasciano altra possibilità che adottare iniziative estreme di protesta e di difesa
verso una aggressione gravissima, insopportabile e ingiustificata.

Per questi motivi è stato deciso un pacchetto di iniziative che, per la loro asprezza crescente e per come
vengono sufficientemente dilazionate nel tempo, si auspica possano finalmente consentire al Governo
di attivarsi, avviando quell’azione di composizione delle vertenze collettive che, istituzionalmente,
gli compete:

da mercoledì 18 luglio, campagna di informazione e sensibilizzazione verso i cittadini e gli
automobilisti;
da lunedì 23 luglio, sospensione degli accordi collettivi per la parte riguardante il prezzo
massimo di rivendita sui carburanti;
da lunedì 30 luglio a domenica 5 agosto, sospensione dei pagamenti del rifornimento
carburanti attraverso carte di credito, pago bancomat e carte bancarie;
venerdì 3 a domenica 5 agosto, chiusura di tutti gli impianti di rifornimento carburanti, self service
compresi, sia su rete ordinaria che autostradale, sulla cui viabilità verrà adottata una specifica
articolazione delle chiusure, integrata con le azioni in corso, che verrà comunicata in seguito.

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