Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

UNA PIANTA VELENOSA CURA IL CANCRO ALLA PROSTATA MA UCCIDE I CAMMELLI


Una pianta velenosa del Gargano diffusa nella nostra macchia mediterranea, capace di uccidere i cammelli, cura il cancro alla prostata. Il principio attivo può essere utilizzato per dimezzare le dimensioni del carcinoma prostatico in solo un mese. Lo rileva uno studio americano pubblicato su Science Translational Medicine.

Lecce, 12 luglio 2012 - Buone notizie per gli ammalati di tumore alla prostrata. Una pianta può dimezzare le dimensioni del carcinoma prostatico addirittura in un solo un mese. Lo rileva uno studio condotto dal Johns Hopkins Kimmel Cancer Center e pubblicata su Science Translational Medicine condotto insieme ai colleghi dell’Università del Wisconsin e del Texas-San Antonio. La pianta è' la Thapsia garganica o anche firrastrina comune, finora nota perché contenente una sostanza in grado di uccidere gli animali che provavano a mangiarla. Un’erbacea primitiva del Gargano, appunto: piuttosto velenosa, tanto che nell’antica Grecia era nota per essere tossica, così come nei paesi arabi, dover era conosciuta come la “carota della morte” capace di uccidere i cammelli che la mangiavano.

Un test ha evidenziato che lo stesso principio attivo può essere utilizzato per dimezzare le dimensioni del carcinoma prostatico in solo un mese.

In particolare è un particolare composto presente all’interno della pianta ad essere stato utilizzato per creare un nuovo farmaco (siglato G202): si tratta della tapsigargina, inibitore degli enzimi della classe ATPasi, e che usato come principio attivo può ridurre il carcinoma prostatico in media del 50% in 30 giorni. L’esperimento è consistito nel disassemblare la tapsigargina e modificandola chimicamente in modo da poter essere usata contro le cellule malate, in questo modo il principio attivo può essere iniettato e può viaggiare nel flusso sanguigno senza danneggiare i vasi e i tessuti sani. Quando G202 arriva al sito del tumore, una proteina rilasciata da questo sgancia la sicura e così il farmaco è libero di agire sia sul cancro stesso che sui vasi sanguigni che lo servono

Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” l’importante scoperta vuol dire surclassare molti dei farmaci oggi usati contro la patologia. In questo modo il farmaco, sarebbe efficace anche su modelli animali di tumori umani come quello al seno, ai reni, alla vescica.

In più per le sue caratteristiche di azione, il farmaco sembrerebbe immune allo sviluppo di resistenza.

Giovanni D’AGATA

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