Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

LA 'RIVOLUZIONE SICILIANA' DI DE LUCA COMINCI A CAMBIARE LA SERIT E IL VOCABOLARIO

Palermo, 09/08/2012 – All'on. Cateno De Luca, rappresentante di Rivoluzione Siciliana e a Franco Calderone, del Movimento “Forconi e Territorio”, interessati a definire una comune piattaforma programmatica "capace di offrire ai Siciliani un programma serio e responsabile e un candidato a Presidente della Regione che risvegli l'orgoglio dei Siciliani”, vorrei dire con riferimento alla “tematica della riscossione dei crediti dei comuni siciliani, e in particolare la richiesta già presentata al Sindaco di Palermo, sull’applicazione della legge 166/2011 per consentire al comune di Palermo di riscuotere i propri crediti direttamente, senza l’agente di riscossione Serit Sicilia”, vorrei dire che in una 'rivoluzione' ci stanno bene azioni di impatto storico, prese di posizione e conquiste destinate a cambiarla in meglio la condizione della Sicilia e dei Siciliani.

E dunque non può bastare che si possano “riscuotere i crediti direttamente, senza l’agente di riscossione Serit Sicilia”. E' la Serit Sicilia che va chiusa per sempre per rifondare un sistema di riscossione dei crediti realmente moderno, rispondente alla realtà economica e sociale in atto. Un organismo trasparente e accessibile, al servizio della comunità e non solo del creditore privilegiato, una figura istituzionale o privata che tenga conto della modernità e contempli il bene comune, la misericordia, la pietà, l'aiuto, la fratellanza, il rispetto, la compassione, la cortesia, la solidarietà, la comprensione.

Di burocrazia, intimazioni e omissis ne abbiamo già abbastanza, con la politica e con i partiti tradizionali, che non impongono che il carico moratorio non sia esorbitante e smisurato rispetto al valore del denaro e agli interessi bancari.

Sono fiducioso che De Luca e Calderone non rideranno al cospetto di termini come bene comune misericordia, pietà, fratellanza, compassione, cortesia, solidarietà, comprensione.

Di termini burocratici ne abbiamo con le coffe. Forse la politica, oltre che di abolire la Serit ha bisogno di abolire o limitare quanto più possibile egoismo, indifferenza, avarizia e grettezza, unitamente alla politica corrotta e ai burocrati. Per tutto questo c'è il cassonetto indifferenziato.

Si definisce anche così “un progetto politico autenticamente rivoluzionario, partendo dai territori con uomini e donne responsabili e che hanno realmente a cuore le sorti della Sicilia, cercando, senza se e senza ma, di recuperare il tempo perduto per dare risposte concrete ai problemi dei siciliani.”

d.m.c.

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