Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

GIOIOSA MAREA E PIRAINO: ISOLATA LA SS 113 PER UNA FRANA, AMARO ARRIVEDERCI AL TURISMO

GIOIOSA MAREA E PIRAINO: CHIUSA NEL SILENZIO LA SS 113, MA SARANNO AFFARI NOSTRI?
Gioiosa Marea (Me), 03/09/2012 – Gioiosa Marea e Piraino nuovamente 'vittime' della SS 113 che ne ha isolato ancora una volta il transito automobilistico in località Falconaro, a pochi metri dalla Torre delle Ciavole (lato Palermo) e dal villaggio Airone (lato Messina), in territorio di Piraino (tra i km 91.800 e 93.00). Una frana di modesta entità.

Un crollo di massi staccatisi dal costone del Falconaro nella serata di sabato 1 settembre,  abbattutisi sulla carreggiata, colpendo un'autovettura in transito, fortunatamente senza provocare gravi danni alle persone ma solo alla carrozzeria dell'auto.

Un episodio di indubbia gravità, sia per gli esiti che avrebbe potuto avere sulle persone, sia perché torma a paralizzare il transito sulla strada principale di comunicazione dell'intero versante compreso tra Patti e Brolo (la Strada Statale 113), sia perché i pericoli incombenti sulla tratta in questione sono storicamente 'descritti' dalle frane verificatesi (foss'anche) negli ultimi anni, provocando la paralisi e l'isolamento di intere comunità.
Pesano - peraltro - sulle comunità di Gioiosa Marea e Piraino i recenti anni di isolamento e disagio dovuti alla frana sulla SS 113 in località Capo Skino (distante solo un paio di km dal luogo attualmente chiuso), per rimuovere la quale sono stati 'necessari' anni di isolamento ed una manifestazione popolare di protesta che portò alla denuncia di 28 manifestanti sulle centinaia di manifestanti presenti sul luogo della protesta. Disastro nel disastro, ingiustizia nell'ingiustizia.

Ed ora il Falconaro, bellissima e suggestiva località affacciata sulla costa tirrenica messinese, di fronte alle Isole Eolie, ad un passo dalla Torre delle Ciavole, torna a reclamare, prepotente, l'assoluta necessità di uno svincolo autostradale a Gioiosa Marea. La sola 'terapia' all'endemico isolamento di due delle località turistiche più rinomate della Sicilia. Un arrivederci amaro ai turisti ancora presenti, ma 'fortunato' se anche stavolta non ha fatto vittime tra gli automobilisti e la gente di passaggio.
Sul sito web dell'Anas non una parola in proposito. Sulla strada che porta al luogo della frana uno striminzito cartello, al bivio che conduce al villaggio Airone, strada beffardamente intitolata a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il quale l'aveva già detto ne “Il Gattopardo”, pubblicato postumo nel 1958:

"Abbia pazienza, Chevalley, adesso mi spiegherò; noi Siciliani siamo stati avvezzi da una lunghissima egemonia di governanti che non erano della nostra religione, che non parlavano la nostra lingua, a spaccare i capelli in quattro. Se non si faceva così non si sfuggiva agli esattori bizantini, agli emiri berberi, ai viceré spagnoli. Adesso la piega è presa, siamo fatti così. (...)
In Sicilia non importa far male o far bene; il peccato che noi Siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di 'farè. Siamo vecchi, Chevalley, vecchissimi. Sono venticinque secoli almeno che portiamo sulle spalle il peso di magnifiche civiltà eterogenee, tutte venute da fuori già complete e perfezionate, nessuna germogliata da noi stessi, nessuna a cui abbiamo dato il 'la'; noi siamo dei bianchi quanto lo è lei, Chevalley, e quanto la regina d'Inghilterra; eppure da duemila cinquecento anni siamo colonia. Non lo dico per lagnarmi: è in gran parte colpa nostra; ma siamo stanchi e svuotati lo stesso."

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