La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

IGNAZIO CUTRÒ INCREDIBILMENTE "ISOLATO" DA 15 GIORNI: LO STATO ABBANDONA I TESTIMONI DI GIUSTIZIA?

ignazio-cutro25/09/2012 - Sicilia, Ignazio Cutrò "isolato" da 15 giorni: lo stato abbandona i testimoni di giustizia ?Ha dell'incredibile la vicenda di Ignazio Cutrò testimone di giustizia e imprenditore di Bivona che grazie anche alle sue denunce contro il racket e la mafia si è istruito un processo che ha portato in carcere i responsabili.

Da qualche settimana il coraggioso imprenditore vive una vicenda assurda, aggravata dal fatto che a subirne le conseguenze è anche l'intera famiglia.Dopo essere stato lasciato solo in Calabria, dove stava trascorrendo una breve vacanza con la sua famiglia, adesso pur essendo un codice rosso nel programma di protezione dei testimoni, non gode di un servizio di scorta e vigilanza adeguato.Infatti il personale messo a disposizione non ha la sufficiente preparazione per garantire l'incolumità di Ignazio e la sua famiglia. 

"Ho scritto a chi di competenza, relazionando in dettaglio, una lunga missiva ma dopo quasi 2 settimane non ho ricevuto risposte" dichiara Ignazio Cutrò "io e la mia famiglia siamo confinati a casa da oltre 15 giorni, chiedo solo che venga ripristinato il servizio con il vecchio nucleo che garantiva la sicurezza e la protezione a me e ai miei cari. Non è concepibile che a coprire il servizio siano militari dell'arma che non conoscono il territorio e le basilari nozioni di sicurezza" e continua "in queste condizioni si creano situazioni a rischio come ad esempio quella di ritrovarsi a fare la fila inermi in un ufficio pubblico accanto ai familiari delle persone che ho contribuito a mandare in carcere o peggio ancora che il servizio scorta interrompa il tragitto per controllare situazioni terze.

"Ignazio Cutrò conclude dicendo "E' immutata la stima verso l'arma dei Carabinieri che considero come la mia famiglia, ma anche all'interno di una famiglia possono crearsi forse dei dissapori che hanno come conseguenza quella di creare un clima poco sicuro intorno".Ci si chiede il perchè non venga ripristinato il servizio di protezione e sicurezza con il personale che lo ha svolto fino al 10 agosto, e inoltre perchè in altre situazioni dove è a rischio l'incolumità delle persone, anche in provincia di Agrigento, si dispone di personale e mezzi adeguati e per Ignazio Cutrò non è possibile?Perche nessuno ha risposto alle relazioni inviate da Ignazio Cutrò ?Lo stato forse ha abbandonato chi coraggiosamente ha denunciato la mafia in Sicilia ?

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