Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

MARIANO FERRO (FORCONI) A CEFALÙ: “SOSTITUIRE IL MATERIALE UMANO CHE HA GOVERNATO QUESTA TERRA”

Cefalù (Pa), 07/09/2012 - Al primo confronto fra i candidati alla presidenza della Regione, svoltosi a Cefalù ieri pomeriggio, Mariano Ferro, esordisce sottolineando che bisogna “sostituire il materiale umano che ha governato questa terra”.
Ieri, in occasione dell’inaugurazione del sesto Festival Internazionale del Gelato Artigianale di Cefalù, il convegno “Libera Terra, il gusto della Legalità” ha visto protagonisti 7 candidati alla presidenza della Regione con la moderazione del condirettore del Giornale di Sicilia, Giovanni Pepi. E Mariano Ferro, in origine escluso dal confronto, ha esordito dichiarando che “non ci saranno credo, molte differenze stasera. Il problema è che chi vi parla ha un’impresa e l’ha chiusa."

"Mi sto domandando di chi è la colpa - e nel ribadire che bisogna innanzitutto sostituire il materiale umano che ha governato la nostra terra, dichiara di essersi pentito di aver interrotto lo sciopero del 21 gennaio – avevamo chiesto una legge anti taroccamento dei nostri prodotti agricoli e nonostante le promesse non hanno fatto nulla. Noi Forconi siamo presenti a questa competizione elettorale perché siamo convinti che se passa il 28 ottobre e le maggioranze che governeranno questa terra saranno le stesse, noi saremo definitivamente ad un passo dal baratro”.

E rivolgendosi alla platea, il suo intervento, in seguito ad una domanda del condirettore del Giornale di Sicilia, diventa pungente: “Ci sono mafiosi qui? La mafia ha cambiato la storia della nostra terra. Ha distrutto quest’Isola e le maggioranze di governo hanno consentito ad essa di vivere - e ricordando gli attacchi subiti nel gennaio di quest’anno, sottolinea – Il nostro movimento ha avuto e continua ad avere una campagna stampa decisamente denigratoria, quando si scrive che i mafiosi siamo noi."

"Non dimentichiamoci che uno dei danni oggi lo fa la Serit che chiede il 36% di aggravio sulle multe. Il problema numero uno è la mafia o è lo Stato?” . E rivolgendosi agli altri candidati conclude – “ma voi che siete qui seduti con chi volete fare gli accordi? Con chi volete fare i cambiamenti? Siete proprio sicuri che la mafia era fra i Forconi? Fra di noi ‘poveri straccioni ignoranti’... Noi siamo qui, questa sera, perché abbiamo chiesto di esserci, dato che non eravamo stati invitati. E’ questa la vera mafia. Come si pretende di cambiare così? Cosa dobbiamo fare per far passare il nostro messaggio? Questa è la Democrazia? No signori miei è questa la mafia”.

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