Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

MIGRANTI, MONS. LA PIANA: "RICONOSCERE LORO LA STESSA UMANITÀ CHE SIAMO DISPOSTI A RICONOSCERE A NOI STESSI"

Palermo, 10 settembre 2012 - Sotto i nostri occhi distratti, nelle acque del Mediterraneo le tragedie si susseguono senza soluzione di continuità. I morti chiamano altri morti e quanto avvenuto nei giorni scorsi a Lampedusa, purtroppo, non è frutto del caso. Tuttavia la logica del nostro stare al mondo deve essere quella della vita, perché è questo il senso profondo della nostra testimonianza di cristiani.
Per questo, dopo il momento del silenzio e quello della preghiera, l'Ufficio Regionale Migrantes e Mons. Calogero La Piana, vescovo delegato per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Siciliana, ritengono sia giunta l'ora di riconoscere, ai tanti migranti che vengono dall'Africa e non solo, la stessa umanità che siamo disposti a riconoscere a noi stessi.

Riteniamo che sia intollerabile sopportare il destino di morte che rischia di travolgere altre vite umane che decidono di attraversare il Mediterraneo in fuga da guerre, oppressione,
fame, carestie. Riconosciamo a noi stessi il diritto di lottare per migliorare le nostre condizioni di vita, non riconosciamo a chi viene da lontano il diritto di cercare un futuro per sé e per i propri figli. Questo non è umano e da cristiani facciamo appello all'umanità di ciascuno e dell'intera società.

Per strappare all'ineluttabilità della tragedia il viaggio di tanti migranti, ci chiediamo se non sia il caso di attivare corridoi umanitari ed evitare la strage di innocenti che ormai da anni ha trasformato il Mediterraneo in un cimitero. Stati e Organizzazioni internazionali devono collaborare senza cedere a logiche punitive nei confronti dei migranti e individuare e colpire le organizzazioni che sfruttano il bisogno e trasformano la speranza in incubo.

La solidarietà e l'accoglienza devono guidare le nostre azioni e la disposizione del nostro
animo verso i tanti fratelli che giungono in Europa dopo un viaggio pericoloso ed estenuante.
L'esempio, appena un anno fa, ci è venuto da un Arcipelago piccolo ma dal cuore grande:
Lampedusa e Linosa nei mesi della Primavera araba hanno costruito un patrimonio prezioso
di aiuto e reciproca comprensione, che non solo non deve essere disperso, ma che al
contrario deve diventare un esempio di convivenza al quale ispirare la nostra azione
quotidiana di sostegno ai valori non negoziabili della convivenza e della civiltà.

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