Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

SERIT: CLEMENZA E SOLLIEVO, AL POSTO DI GANASCE E INTERESSI BANCARI

Solo un abbattimento degli oneri per tardati pagamenti e reali agevolazioni potrebbero dare sollievo ai contribuenti siciliani. Solo un atto di reale clemenza potrebbe dare conforto alla gente. Alla riduzione degli amministratori e dei compensi non crede nessuno. La riduzione di strutture amministrative potrebbe rivelarsi l'ennesima batosta per i siciliani, sempre più lontani da un 'creditore' irraggiungibile e distante, non contattabile e sfuggente.  Vogliamo chiamarla sanatoria? Chiamiamola, se può aiutare la gente a non annegare

Palermo, 2 settembre 2012 - Dal primo settembre la Serit Sicilia spa, la societa' che ha gestito la riscossione dei tributi nell'Isola diventa “Riscossione Sicilia”, una società per azioni partecipata direttamente al 90% dalla Regione Siciliana e per il 10% da Equitalia spa, la quale cosa basterebbe da sola a far venire i brividi.

La riconversione rientra nell'ambito della riduzione delle società partecipate dalla Regione siciliana, che diverrebbe pertanto “l'Agente di riscossione” dei siciliani. “La concentrazione a breve sarà seguita da un ampio processo di riorganizzazione - si legge in una nota della Regione - puntando a contenere e razionalizzare la spesa pubblica, con riduzione di strutture amministrative, amministratori e compensi.”

L'assessore per l'Economia Gaetano Armao, illustrerà i contenuti e gli effetti dell'operazione in una conferenza stampa, insieme ai vertici della società, martedì 4 settembre in Via Notarbartolo a Palermo. Solo allora sapremo dalla loro viva voce che cose ci attende.

Perchè a tradurre in considerazioni quanto viene annunciato nella nota non ci sarebbero grandi margini. La riduzione di strutture amministrative - infatti – potrebbe rivelarsi l'ennesima batosta per i siciliani, sempre più lontani da un 'creditore' irraggiungibile e distante, non contattabile e sfuggente, quasi ectoplasmatico.

Alla riduzione degli amministratori non crede nessuno. Quanto alla riduzione dei compensi non crediamo che in Italia (o in Sicilia) sia mai accaduto niente del genere, nemmeno nei tempi peggiori, come quelli che stiamo vivendo, in cui gli unici tagli si stanno abbattendo negativamente sui cittadini e sui contribuenti, cui vengono 'tagliati' i soldi nelle tasche con la maggiorazione degli oneri e il moltiplicarsi degli interessi bancari.

Solo un 'abbattimento' degli oneri accessori, interessi di mora per tardati pagamenti, riduzioni e reali agevolazioni nei pagamenti potrebbero interessare i contribuenti siciliani. Solo un atto di reale clemenza pianificatrice potrebbe dare sollievo alla gente, a chi riuscendo a mettersi al pari con tasse e balzelli pregressi avrebbe la possibilità di risollevarsi, sia economicamente che psicologicamente e moralmente.

In mancanza di ciò per la gente più che un cambio di nome non si coglierebbe. Vogliamo chiamarla sanatoria? Chiamiamola, che c'è di male se può aiutare la gente a salvarsi, a non annegare?

d.m.c.
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