Villafranca Tirrena (ME), 6 settembre 2012 - Si inquadra nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto dei reati e degli illeciti in genere, quella condotta ieri mattina dai Carabinieri della Compagnia di Messina Centro, ed in particolare dai militari della Stazione di Villafranca Tirrena che ha consentito di “salvare” 41 piccoli esemplari di volatili appartenenti alla famiglia dei fringillidi.

In particolare, l’intervento dei militari della Stazione Carabinieri di Villafranca Tirrena è scattato intorno alle ore 9:00 di ieri mattina, quando nel corso di alcune perquisizioni domiciliari, i Carabinieri hanno bussato alla porta di un giovane 50enne, il quale, sin dalle prime battute, ha mostrato un particolare stato di disagio. Nella circostanza, nel corso della perquisizione domiciliare, i militari dell’Arma rinvenivano 41 cardellini detenuti in 16 gabbie, 3 reti per la cattura di uccelli ed 1 tagliola in ferro per la cattura di animali. Inoltre, sempre nel corso della perquisizione i militari dell’Arma hanno rinvenuto 102 cartucce cal. 7,65, 265 cartucce cal. 12, 1 baionetta da guerra ed 1 fucile cal. 16 legalmente detenuto.
Al termine delle attività i Carabinieri della Stazione di Villafranca Tirrena hanno denunciato in stato di libertà il 20enne per detenzione abusiva di munizioni, omessa custodia di armi, maltrattamento di animali, ricettazione, furto aggravato ed omessa ripetizione denuncia di armi e munizioni.
I 41 cardellini, appartenenti alla famiglia dei fringillidi, sono stati affidati per la custodia e gli accertamenti sanitari al Centro Fauna Selvatica di Messina, ubicato sui Colli di San Rizzo, i cui responsabili ne cureranno la riabilitazione ed il reinserimento nel loro ambiente naturale.
Si rammenta che il commercio illegale della particolare tipologia di volatili, appunto i fringillidi, è contemplato dalla Legge 157/1992, la quale, tra l’altro, all’art. 30, n. 1- lett. h. stabilisce, quale sanzione penale “l’ammenda fino a euro 1.549 per chi abbatte, cattura o detiene specie di mammiferi o uccelli nei cui confronti la caccia non è consentita o fringillidi in numero superiore a 5…..” Inoltre, sempre la stessa normativa, all’art. 31 n. 1 - lett. g prevede, quale sanzione amministrativa, il pagamento della “somma da 103 euro a 619 euro, tra l’altro, per chi abbatte cattura o detiene fringillidi in numero non superiore a cinque”.
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Prosegue l’attività di prevenzione e di contrasto dei Carabinieri in relazione alle violazioni inerenti la disciplina delle armi. In tale contesto, nell’ambito di una specifica campagna di prevenzione mirata appunto a reprimere la particolare tipologia di reato, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno effettuato numerosi controlli e diverse perquisizioni nel territorio di competenza.
Nel corso delle verifiche effettuate, i militari della Stazione Carabinieri di Merì hanno denunciato in stato di libertà un 55enne del luogo poiché ritenuto responsabile di porto abusivo di armi.
In particolare, durante un controllo di polizia i Carabinieri hanno sorpreso il prevenuto mentre esercitava l’attività venatoria nonostante fosse in possesso di un porto d’armi scaduto di validità. Nella circostanza, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro di due fucili automatici cal. 12 e 17 cartucce dello stesso calibro.
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