Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

A MILAZZO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO INCHIESTA DI LUCIANO MIRONE “A PALERMO PER MORIRE”

Milazzo, 26 ottobre 2012 - Giovedì 25 ottobre, presso la libreria caffetteria Puck di Milazzo, si è tenuta alle 18.30 la presentazione del libro inchiesta di Luciano Mirone, “A Palermo per morire”. L’incontro, moderato dalla fondatrice ANAAM Olga Nassis, ha ospitato gli interventi del presidente dell’associazione Rita Atria Santo Laganà, dell’autore del libro “Le vene violate” Luciano Armeli e di Gianluca Manca, il fratello dell’urologo Attilio Manca, ucciso dalla mafia dopo aver operato Bernardo Provenzano.
Il volume di Mirone parte dallo sbarco degli Alleati in Sicilia per analizzare il rapporto tra Stato e mafia, con particolare attenzione per l’uccisione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a trent’anni dalla sua morte.
In questa sua ricerca ci si avvale di testimonianze inedite e di interviste a personaggi autorevoli della politica così come della magistratura e del giornalismo, quali Nando Dalla Chiesa, Francesco Accordino, Giuseppe Ayala, Gian Carlo Caselli, Riccardo Orioles e Umberto Santino. L’autore ha raccontato dei motivi che lo hanno spinto da sempre ad opporsi al potere sempre più forte delle cosche, partendo dall’esperienza nel suo paese.

Secondo Olga Nassis « Le ultime rivelazioni dimostrano che non è la mafia ad essere infiltrata nello Stato ma è vero il contrario e la vicenda di Dalla Chiesa rappresenta una svolta storica, per cui è ancora più giusto parlarne. Peppino Impastato diceva “ La mafia uccide, il silenzio pure”. Dobbiamo trarre insegnamento dalle sue parole e abbandonare la pratica delle mezze verità per salvare la democrazia. »
La presentazione si è conclusa ricordando che il 29 ottobre a Palermo avrà inizio il processo sulla trattativa Stato- mafia e rivolgendo un appello ai partiti democratici perché si costituiscano parte civile nei processi per mafia ogni volta sia possibile.

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