Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

BISIGNANO SULLO SCIOGLIMENTO DELLA FIERA DI MESSINA: “TENUTO NASCOSTO PER 5 MESI DALLA GIUNTA LOMBARDO”

Messina, 17 novembre 2012 - “La vicenda paradossale e inquietante dello scioglimento dell’Ente Fiera di Messina da parte della Giunta di governo regionale nella seduta del 21 giugno 2012 e tenuta nascosta per 5 mesi denota un’assoluta mancanza di sensibilità istituzionale e lo svilimento, da parte dei vari protagonisti, di quella che Max Weber definiva etica della responsabilità che dovrebbe caratterizzare chiunque svolga una funzione pubblica e gestisca il pubblico denaro”. Così l’assessore provinciale alla Pianificazione strategica e alle Partecipate, Michele Bisignano, in riferimento allo scioglimento dell’ente Fiera deliberato dalla Regione lo scorso giugno ma reso noto alla cittadinanza solo nei giorni scorsi.
“Ma al di là di questi aspetti – prosegue l’esponente della Provincia regionale di Messina - quello che emerge è l’inganno perpetrato nei confronti della comunità messinese, dei dipendenti dell’ente e delle istituzioni coinvolte nella pantomima malinconica svoltasi per la pseudo inaugurazione di quello che invece di Fiera Campionaria ebbi modo di definire, nell’occasione, un semplice mercatino ferragostano.

Dagli atti pubblici emerge, altresì, che nel momento in cui vigeva la scadenza della gestione commissariale, rinnovata solamente con un decreto assessoriale del 14 giugno 2012, solo 7 giorni prima dello scioglimento dell’Ente e dopo che lo stesso assessore regionale alle Attività produttive, in data 28 maggio 2012, aveva inviato al presidente della Regione pro tempore la proposta di scioglimento, senza pensare quindi a una proroga del commissario ordinario né alla messa in liquidazione di cui si era parlato in incontri ufficiali, lo stesso commissario, decaduto, formulava all’Autorità portuale una richiesta di concessione pluriennale per tutta l’area della cittadella fieristica, fantasticando su progetti di rilancio e strategie di sviluppo”.

“Ma forse – conclude Bisignano - questa fine ingloriosa è un male necessario perché si pensi, finalmente, non a prolungare l’agonia, come negli ultimi tempi, ma a realizzare uno strumento nuovo, agile e dinamico, caratterizzato da una gestione manageriale, non più espressione di logiche partitiche, che coinvolga l’imprenditoria privata e gli operatori di settore, individuando una nuova e più ampia area fieristica, utilizzando i fondi strutturali (che ci sono ma non sono mai stati utilizzati), all’insegna dell’internazionalizzazione e dello sfruttamento delle potenzialità strategiche territoriali dell’Area regionale dello Stretto, e realizzando partnership con quelle realtà qualificate e consolidate che nel nostro Paese gestiscono con successo, dato l’incremento degli ultimi tempi, le manifestazioni fieristiche di settore”.

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