Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

CROCETTA: GLI ANNUNCI VANNO IN DIREZIONE OPPOSTA DELLA MACELLERIA SOCIALE

Palermo 15 Novembre 2012- "Dopo gli annunci, i primi atti del presidente Crocetta vanno decisamente in direzione opposta alla tanto sbandierata volontà di evitare la macelleria sociale. La presa di posizione sui giornalisti dell'ufficio stampa, ribadita stamane in diretta televisiva, mi sembra la classica foglia di fico per nascondere i veri sprechi: la conferma dei dirigenti esterni, una giunta di tecnici ". Lo afferma il capogruppo di "Grande Sud" all'Ars, Michele Cimino.
"Penso che Crocetta non abbia avuto neppure il tempo di conoscere competenze e professionalità dei giornalisti in organico che, fino ad oggi, hanno sempre assicurato un'informazione puntuale e corretta di tutti i rami dell'amministrazione regionale. Tagliarli significherebbe - prosegue Cimino - rendere meno trasparente ai cittadini tutto quello che il nuovo esecutivo regionale ha intenzione di realizzare per la Sicilia. Con un'apposita legge, approvata nel 2006, l'Assemblea regionale ha voluto, tra l'altro, svincolare la comunicazione istituzionale dal politico di turno, mentre l'intendimento sbandierato da Crocetta rischia di essere un pericoloso ritorno al passato".

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