Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

MESSINA. DIPENDENTI SUPERINPS E INAIL IN PIAZZA: “IL DECRETO STABILITÀ VA CAMBIATO"

Messina, 14 novembre 2012 - La Cisl Fp è scesa in piazza in tutta Italia con un sit in nazionale a Roma in Piazza della Rotonda (adiacente Camera dei Deputati) per sollecitare Governo e Parlamento e cambiare il ddl stabilità. Anche a Messina i dipendenti di SuperInps e INAIL hanno manifestato questa mattina sotto la sede della Prefettura.
Il sindacato, che in queste ore e dopo un solo giorno dall’avvio della campagna, ha già depositato in Parlamento oltre 5.000 firme di lavoratori di super-Inps e Inail, chiede infatti un intervento radicale sull’art. 4 del provvedimento, cioè sul taglio delle risorse per la produttività degli enti previdenziali.

“E’ inaccettabile che per far quadrare i conti si mettano sullo stesso piano sprechi e retribuzioni dei lavoratori, cattivo utilizzo dei soldi pubblici e risorse destinate a migliorare i servizi e a ridurre le spese” afferma la Cisl Fp con riferimento ai 300 mln che il disegno di legge permetterebbe di ricavare dal taglio dei cosiddetti “progetti speciali”. Taglio che, sottolinea la federazione dei dipendenti pubblici Cisl, “non è certo spesa improduttiva, visto che in questi anni ha fatto crescere la qualità delle prestazioni ai cittadini e alle imprese: ha ridotto i tempi, innovato i processi di lavoro, assegnato a funzionari compiti svolti in precedenza dai dirigenti. Rinunciare a questi progetti sarebbe irresponsabile”.

“La norma va cambiata” rimarca la Cisl Fp “ecco perchè siamo scesi in piazza per una grande giornata di mobilitazione in corrispondenza della discussione del provvedimento in Parlamento. A Montecitorio di fronte alla Camera dei Deputati e in tutti i capoluoghi di provincia di fronte alle Prefetture, per dire “no” al taglio delle retribuzioni di produttività e “no” a qualunque forma di esubero per i dipendenti di super-Inps e Inail. Ma anche per sostenere un progetto di riorganizzazione degli enti previdenziali che intervenga seriamente sugli sprechi: appalti, consulenze, commesse. Come richiamato dalla Corte dei conti”.

“E’ lì che vanno fatti i risparmi” conclude il sindacato. “Non certo attraverso tagli lineari agli organici e ai salari. Per mantenere un sistema di welfare robusto e sostenibile, non c’è altra via che quella di scommettere sull’innovazione e sulle competenze. E su una riorganizzazione vera degli enti che coinvolga lavoratori e cittadini”.

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