Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

CASA SERENA SENZA PACE: I SINDACATI TENTANO DI EVITARE 700 LICENZIAMENTI

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono l’immediata apertura del tavolo tecnico per i Servizi Sociali. Il Prefetto ha scritto al commissario Croce per evitare il licenziamento di 700 persone e la chiusura di “Casa Serena”. Crocè, Emanuele e Calapai: “E’ necessario salvaguardare posti di lavoro e la tutela ad anziani, disabili, bambini e fasce più deboli della nostra comunità"
Messina, 4 dicembre 2012 – L’apertura immediata del tavolo tecnico sui servizi sociali. Lo avevano chiesto le Federazioni del Pubblico Impiego di Cgil, Cisl e Uil nel corso dell’incontro tenutosi in Prefettura lo scorso 26 novembre a seguito delle procedure di raffreddamento relative allo sciopero generale dei servizi sociali e oggi il prefetto Stefano Trotta ha scritto al commissario straordinario del Comune Luigi Croce per attivare il tavolo tecnico.

“Il commissario Croce – dichiarano Crocè, Emanuele e Calapai - ha il dovere di attivarsi con urgenza per scongiurare una gravissima crisi occupazionale che la città di Messina rischia di vivere a causa della mancata pubblicazione dei bandi e della chiusura di Casa Serena visto che saranno licenziati 700 lavoratori”.
Domani, infatti, presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro saranno discussi i primi 200 licenziamenti riferiti a varie cooperative. “Li respingeremo con forza – affermano i segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – ma il Commissario non può perdere altro tempo. La perdita di 700 posti di lavoro avrà un impatto sociale devastante e si rischia di degenerare in un grave clima di tensione sociale visto che 700 famiglie non avranno più le risorse per far fronte alle spese di prima necessità e si troveranno senza alcuna prospettiva futura. Qui non parliamo di numeri, ma di persone, di famiglie. Come non sono freddi numeri gli oltre duemila assistiti dai servizi sociali. Anziani, disabili spesso soli e abbandonati, bambini, ragazzi che vivono in quartieri abbandonati e che rischiano di diventare manovalanza per la criminalità. Non si può fare una semplice operazione ragionieristica”.

“Siamo pronti a mobilitare tutto il settore – continuano Crocè. Emanuele e Calapai – chiediamo certezze sul futuro occupazionale dei 700 lavoratori impegnati nei servizi sociali mentre per Casa Serena il Comune ha l’obbligo di chiarire tutti gli aspetti relativi agli interventi da effettuare, le modalità, la tempistica e il mantenimento dei livelli occupazionali. Bisogna tenere in considerazione le relazioni presentate dei tecnici incaricati a effettuare i sopralluoghi e considerare che gli anziani hanno già espresso la loro indisponibilità a essere trasferiti in altre strutture”.
Anche secondo Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl è necessario scongiurare ogni ipotesi di trasferimento degli anziani in altre strutture private. “Casa Serena è una struttura pubblica alla quale la comunità messinese non intende rinunciare. I servizi sociali – concludono Crocè, Emanuele e Calapai - devono necessariamente essere oggetto dell’auspicato tavolo che il Commissario Croce ha l’obbligo di convocare”.

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