Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

ENERGIA. CROCETTA HA SCELTO NICOLO' MARINO PER CONTRASTARE COSA NOSTRA

E pensare che un parco eolico non nasce in un giorno ed è ingombrante, si vede pure mentre sorge... Pensare che richiede progetti, pratiche burocratiche, licenze, permessi, visti, finanziamenti comunitari, approvazioni pure in sede comunitaria, laddove spesso ci sanzionano per lo spread, per S&P o perchè i contadini bruciano le sterpaglie...Che 'criminali' i contadini...

Palermo, 08 dicembre 2012 - "Non a caso il presidente Crocetta ha deciso di affidare la gestione dell’assessorato all’Energia al magistrato Nicolò Marino”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia, che spiega: “Un importante colpo è stato inferto oggi a Cosa nostra con l’arresto del latitante capomafia di Villabate, Antonio Messicati Vitale, e dell’imprenditore trapanese Salvatore Angelo, fedelissimo del superlatitante Matteo Messina Denaro e re dei parchi eolici. Un settore, quello delle energie alternative, dove la mafia ha fortemente investito in questi anni.

“Sono stati colpiti – aggiunge Lumia – la testa dell’organizzazione e il cuore degli affari di Cosa nostra, che si nutre di una rete diffusa e variegata di collusioni e connivenze. Ecco perché è necessario insistere su questa strada, sostenendo l’azione repressiva della magistratura e delle forze dell’ordine con più risorse e politiche di legalità e sviluppo”.

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