Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

HIV & AIDS: IN SICILIA 160 NUOVE INFEZIONI L'ANNO TRA I 20 E I 49 ANNI

Palermo, 01/12/2012 - "La Sicilia potenziera' la sorveglianza sui soggetti con infezione da HIV e promuovera' l'offerta attiva del test ai soggetti con comportamento a rischio che e' inserita tra i progetti obiettivo di Piano sanitario nazionale. L'obiettivo e' quello di proseguire l'opera di educazione alla salute con efficaci campagne di prevenzione".
Lo ha annunciato l'assessore per la Salute della Regione siciliana, Lucia Borsellino, in occasione della giornata mondiale dell'Aids che si celebra l'1 dicembre.
Secondo i dati del triennio 2009 - 2011 provenienti da tutti i centri siciliani di diagnosi e cura dell'HIV, raccolti ed elaborati dall'Osservatorio Epidemiologico dell'assessorato, in Sicilia ogni anno si osservano circa 160 nuove infezioni, soprattutto fra i maschi (che sono il 73% del totale) di eta' fra 20 e 49 anni e fra gli stranieri, in particolare donne; gli stranieri costituiscono circa il 30% dei nuovi casi, e provengono in massima parte dall'Africa. I rapporti eterosessuali sono la causa principale della trasmissione dell'infezione (52%), seguiti dai rapporti omosessuali (40%).

La ridotta propensione allo screening, anche in chi ha comportamenti a rischio, fa si' che spesso alla diagnosi sia gia' presente uno stadio avanzato della malattia. Dall'analisi dei dati risulta inoltre che la malattia non colpisce piu' in prevalenza i tossicodipendenti giovani ma gli eterosessuali di eta' matura.

gm/sasco

Commenti