Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

MILAZZO. D’AMORE: “CHE CADUTA DI STILE, SFIDUCIARE IL SINDACO È SOLO UNA FATTO POLITICO”

Milazzo, 15.12.12 - Relativamente ai 2 concetti espressi dal sindaco avv. Pino si ritiene opportuno precisare quanto segue: Registriamo la caduta di stile del sig. Sindaco nel tentativo di “personalizzare” il problema che è interamente politico e riguarda la sua capacità amministrativa, di dialogo con la città, concertazione e progetto complessivo. La “notizia”, ricordiamo, è che “Uniti sfiducia Pino”, è un fatto politico, non altro.

Tale tentativo è ancora più maldestro perché tocca temi, come l’impegno nell’incarico, prima mai messi in discussione ne da lui, ne dalle forze di maggioranza ne, persino, di opposizione. Ne è testimonianza il plauso agli atti del consiglio comunale rivoltomi da tutti gli intervenuti di qualsiasi colore politico, fatto di cui ancora ringrazio. Va da sé che se avesse realmente avuto rilievi da porre “lo avrebbe fatto” rimuovendomi dalla funzione, non farlo testimonia fiducia.

In realtà, lo sanno anche le pietre, per accentrare sempre di più in poche “stanze” ogni momento decisionale,
si è inteso favorire più comode dimissioni bloccando progressivamente con ogni sorta di cavillo tutte le
iniziative progettuali o avocando alle proprie mani, grazie a “compiacenze” più o meno volontarie, ogni
attività ordinaria pur formalmente delegata all’assessore.
Non volendo alimentare ulteriori polemiche che suonano come un insulto ai temi di vero disagio per la
popolazione cittadina, rispondo ai citati “2 concetti” che...
1) Circa la “produttività” si allega un primo elenco “parziale” delle iniziative e/o dei progetti che hanno
visto protagonista l’assessorato da me diretto come unico attore, capofila o partner ricordandone
però immediatamente, a mo’ di esempio, solo 2:

a. “Porta sociale” progetto presentato a valere sulle risorse europee mediante il PISU e per
circa 1,5 mln di euro ed entrato in graduatoria in posizione utile; costo per l’ente ZERO!
b. “Università della Terza Età”, lanciata grazie all’incontro patrocinato da questo assessorato,
tra LUTE, AUSER e ITIS e che, a mio avviso (e per loro merito), costituisce oggi il più
importante risultato in materia di politiche sociali degli ultimi 15 anni a Milazzo atteso che,
solo per l’anno in corso, coinvolge oltre 320 iscritti e 50 volontari tra le persone più
competenti e generose che la città sa offrire (intesa valida 9 anni). costo per l’ente ZERO!
2) Circa i più gravi e sorprendenti riferimenti a presunti “cattivi rapporti” con gli uffici, ho ritenuto
invece di cogliere l’occasione “offerta” per invitare le rappresentanze sindacali a voler verificare le
condizioni di lavoro degli impiegati dei servizi sociali affinché possano così raccoglierne i disagi (tal
come ho fatto in passato personalmente proprio in virtù della fiducia di cui mi hanno onorato), e
porre quei rimedi a mio avviso necessari per riportare serenità che ho proposto al sindaco senza,
tuttavia, che venissero accolti.
Massimo D’Amore”

Relativamente ai 2 concetti espressi dal sindaco avv. Pino si ritiene opportuno precisare quanto segue:
Milazzo, lì 15.12.12
Registriamo la caduta di stile del sig. Sindaco nel tentativo di “personalizzare” il problema che è interamente politico e riguarda la sua capacità amministrativa, di dialogo con la città, concertazione e progetto
complessivo. La “notizia”, ricordiamo, è che “Uniti sfiducia Pino”, è un fatto politico, non altro.
Tale tentativo è ancora più maldestro perché tocca temi, come l’impegno nell’incarico, prima mai messi in
discussione ne da lui, ne dalle forze di maggioranza ne, persino, di opposizione. Ne è testimonianza il plauso
agli atti del consiglio comunale rivoltomi da tutti gli intervenuti di qualsiasi colore politico, fatto di cui ancora
ringrazio. Va da sé che se avesse realmente avuto rilievi da porre “lo avrebbe fatto” rimuovendomi dalla
funzione, non farlo testimonia fiducia.

In realtà, lo sanno anche le pietre, per accentrare sempre di più in poche “stanze” ogni momento decisionale,
si è inteso favorire più comode dimissioni bloccando progressivamente con ogni sorta di cavillo tutte le
iniziative progettuali o avocando alle proprie mani, grazie a “compiacenze” più o meno volontarie, ogni
attività ordinaria pur formalmente delegata all’assessore.
Non volendo alimentare ulteriori polemiche che suonano come un insulto ai temi di vero disagio per la
popolazione cittadina, rispondo ai citati “2 concetti” che...
1) Circa la “produttività” si allega un primo elenco “parziale” delle iniziative e/o dei progetti che hanno
visto protagonista l’assessorato da me diretto come unico attore, capofila o partner ricordandone
però immediatamente, a mo’ di esempio, solo 2:

a. “Porta sociale” progetto presentato a valere sulle risorse europee mediante il PISU e per
circa 1,5 mln di euro ed entrato in graduatoria in posizione utile; costo per l’ente ZERO!
b. “Università della Terza Età”, lanciata grazie all’incontro patrocinato da questo assessorato,
tra LUTE, AUSER e ITIS e che, a mio avviso (e per loro merito), costituisce oggi il più
importante risultato in materia di politiche sociali degli ultimi 15 anni a Milazzo atteso che,
solo per l’anno in corso, coinvolge oltre 320 iscritti e 50 volontari tra le persone più
competenti e generose che la città sa offrire (intesa valida 9 anni). costo per l’ente ZERO!
2) Circa i più gravi e sorprendenti riferimenti a presunti “cattivi rapporti” con gli uffici, ho ritenuto
invece di cogliere l’occasione “offerta” per invitare le rappresentanze sindacali a voler verificare le
condizioni di lavoro degli impiegati dei servizi sociali affinché possano così raccoglierne i disagi (tal
come ho fatto in passato personalmente proprio in virtù della fiducia di cui mi hanno onorato), e
porre quei rimedi a mio avviso necessari per riportare serenità che ho proposto al sindaco senza,
tuttavia, che venissero accolti.

Massimo D’Amore

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