Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

MILAZZO. D’AMORE: “CHE CADUTA DI STILE, SFIDUCIARE IL SINDACO È SOLO UNA FATTO POLITICO”

Milazzo, 15.12.12 - Relativamente ai 2 concetti espressi dal sindaco avv. Pino si ritiene opportuno precisare quanto segue: Registriamo la caduta di stile del sig. Sindaco nel tentativo di “personalizzare” il problema che è interamente politico e riguarda la sua capacità amministrativa, di dialogo con la città, concertazione e progetto complessivo. La “notizia”, ricordiamo, è che “Uniti sfiducia Pino”, è un fatto politico, non altro.

Tale tentativo è ancora più maldestro perché tocca temi, come l’impegno nell’incarico, prima mai messi in discussione ne da lui, ne dalle forze di maggioranza ne, persino, di opposizione. Ne è testimonianza il plauso agli atti del consiglio comunale rivoltomi da tutti gli intervenuti di qualsiasi colore politico, fatto di cui ancora ringrazio. Va da sé che se avesse realmente avuto rilievi da porre “lo avrebbe fatto” rimuovendomi dalla funzione, non farlo testimonia fiducia.

In realtà, lo sanno anche le pietre, per accentrare sempre di più in poche “stanze” ogni momento decisionale,
si è inteso favorire più comode dimissioni bloccando progressivamente con ogni sorta di cavillo tutte le
iniziative progettuali o avocando alle proprie mani, grazie a “compiacenze” più o meno volontarie, ogni
attività ordinaria pur formalmente delegata all’assessore.
Non volendo alimentare ulteriori polemiche che suonano come un insulto ai temi di vero disagio per la
popolazione cittadina, rispondo ai citati “2 concetti” che...
1) Circa la “produttività” si allega un primo elenco “parziale” delle iniziative e/o dei progetti che hanno
visto protagonista l’assessorato da me diretto come unico attore, capofila o partner ricordandone
però immediatamente, a mo’ di esempio, solo 2:

a. “Porta sociale” progetto presentato a valere sulle risorse europee mediante il PISU e per
circa 1,5 mln di euro ed entrato in graduatoria in posizione utile; costo per l’ente ZERO!
b. “Università della Terza Età”, lanciata grazie all’incontro patrocinato da questo assessorato,
tra LUTE, AUSER e ITIS e che, a mio avviso (e per loro merito), costituisce oggi il più
importante risultato in materia di politiche sociali degli ultimi 15 anni a Milazzo atteso che,
solo per l’anno in corso, coinvolge oltre 320 iscritti e 50 volontari tra le persone più
competenti e generose che la città sa offrire (intesa valida 9 anni). costo per l’ente ZERO!
2) Circa i più gravi e sorprendenti riferimenti a presunti “cattivi rapporti” con gli uffici, ho ritenuto
invece di cogliere l’occasione “offerta” per invitare le rappresentanze sindacali a voler verificare le
condizioni di lavoro degli impiegati dei servizi sociali affinché possano così raccoglierne i disagi (tal
come ho fatto in passato personalmente proprio in virtù della fiducia di cui mi hanno onorato), e
porre quei rimedi a mio avviso necessari per riportare serenità che ho proposto al sindaco senza,
tuttavia, che venissero accolti.
Massimo D’Amore”

Relativamente ai 2 concetti espressi dal sindaco avv. Pino si ritiene opportuno precisare quanto segue:
Milazzo, lì 15.12.12
Registriamo la caduta di stile del sig. Sindaco nel tentativo di “personalizzare” il problema che è interamente politico e riguarda la sua capacità amministrativa, di dialogo con la città, concertazione e progetto
complessivo. La “notizia”, ricordiamo, è che “Uniti sfiducia Pino”, è un fatto politico, non altro.
Tale tentativo è ancora più maldestro perché tocca temi, come l’impegno nell’incarico, prima mai messi in
discussione ne da lui, ne dalle forze di maggioranza ne, persino, di opposizione. Ne è testimonianza il plauso
agli atti del consiglio comunale rivoltomi da tutti gli intervenuti di qualsiasi colore politico, fatto di cui ancora
ringrazio. Va da sé che se avesse realmente avuto rilievi da porre “lo avrebbe fatto” rimuovendomi dalla
funzione, non farlo testimonia fiducia.

In realtà, lo sanno anche le pietre, per accentrare sempre di più in poche “stanze” ogni momento decisionale,
si è inteso favorire più comode dimissioni bloccando progressivamente con ogni sorta di cavillo tutte le
iniziative progettuali o avocando alle proprie mani, grazie a “compiacenze” più o meno volontarie, ogni
attività ordinaria pur formalmente delegata all’assessore.
Non volendo alimentare ulteriori polemiche che suonano come un insulto ai temi di vero disagio per la
popolazione cittadina, rispondo ai citati “2 concetti” che...
1) Circa la “produttività” si allega un primo elenco “parziale” delle iniziative e/o dei progetti che hanno
visto protagonista l’assessorato da me diretto come unico attore, capofila o partner ricordandone
però immediatamente, a mo’ di esempio, solo 2:

a. “Porta sociale” progetto presentato a valere sulle risorse europee mediante il PISU e per
circa 1,5 mln di euro ed entrato in graduatoria in posizione utile; costo per l’ente ZERO!
b. “Università della Terza Età”, lanciata grazie all’incontro patrocinato da questo assessorato,
tra LUTE, AUSER e ITIS e che, a mio avviso (e per loro merito), costituisce oggi il più
importante risultato in materia di politiche sociali degli ultimi 15 anni a Milazzo atteso che,
solo per l’anno in corso, coinvolge oltre 320 iscritti e 50 volontari tra le persone più
competenti e generose che la città sa offrire (intesa valida 9 anni). costo per l’ente ZERO!
2) Circa i più gravi e sorprendenti riferimenti a presunti “cattivi rapporti” con gli uffici, ho ritenuto
invece di cogliere l’occasione “offerta” per invitare le rappresentanze sindacali a voler verificare le
condizioni di lavoro degli impiegati dei servizi sociali affinché possano così raccoglierne i disagi (tal
come ho fatto in passato personalmente proprio in virtù della fiducia di cui mi hanno onorato), e
porre quei rimedi a mio avviso necessari per riportare serenità che ho proposto al sindaco senza,
tuttavia, che venissero accolti.

Massimo D’Amore

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