Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

SGARBI: «LE INSINUAZIONI SUL CAPITANO DEL PALERMO CALCIO MICCOLI COME QUELLE SU INGROIA E DI PISA»

«Il giocatore non ha ragione di ricusare Manifestazioni di ammirazione e amicizia sportiva. trascinato nel maleodorante vaniloquio sulle frequentazioni, consapevoli o inconsapevoli, con parenti di mafiosi» 

ROMA, 09/12/2012 – Vittorio Sgarbi difende il Capitano del Palermo Calcio, Fabrizio Miccoli, messo sulla graticola per le frequentazioni con il figlio di un presunto mafioso: «Sono assolutamente certo della buona fede del grande Capitano del Palermo Calcio, Fabrizio Miccoli, ancora una volta trascinato nel maleodorante vaniloquio sulle frequentazioni, consapevoli o inconsapevoli, con parenti di mafiosi. Qualunque chiamata in responsabilità di Miccoli impone, a maggior ragione, un severo riferimento, morale e giudiziario, al non inconsapevole rapporto del dottor Antonio Ingroia e del Procuratore di Marsala Alberto Di Pisa, con Michele Aiello (ritenuto dai magistrati “prestanome” di Bernardo Provenzano), dal quale entrambi hanno avuto utilità materiali in dimostrati interventi nelle loro abitazioni, senza che fino ad oggi i due magistrati abbiano chiarito, pubblicamente, perché proprio Michele Aiello fosse in rapporti di confidenza con loro. Non soltanto è evidente lo stringente parallelo con le vicende del Capitano Miccoli (che, peraltro, non è magistrato), ma, per l’evidente anomalia, si potrebbe configurare per i due magistati l’ipotesi di concussione. Inutile dire che nel caso del Capitano Miccoli – conclude Sgarbi - la semplice frequentazione con il figlio di un presunto mafioso, ha a che fare con il tifo, la stima (che va concessa anche ai figli di presunti mafiosi) per un grande sportivo, il quale non ha ragione di ricusare manifestazioni di ammirazione e amicizia sportiva».

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