1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

SONIA ALFANO CON IL MOVIMENTO ARANCIONE SE LE PRIORITA’ SONO LOTTA ALLE MAFIE, CORRUZIONE E RICICLAGGIO

ROMA, 12 DIC - “Grazie innanzitutto per avere riportato l’argomento fondamentale nell’agenda della politica italiana, cioè la partecipazione democratica. Non parlerò di Berlusconi e nemmeno di chi si spacciava per democratico e oggi ha espulso due persone per bene: Salsi e Favia. Io vorrei vivere in un Paese sicuro, con la schiena dritta, dove la gente corrotta, i politici e gli amministratori delegati collusi, con le mani sporche, vengano scortati sì, ma nelle patrie galere. Non voglio che le forze di polizia ricevano l’ordine di caricare professori e studenti, che legittimamente manifestano il proprio dissenso. Pretendo che questo Paese torni a investire su scuola pubblica, cultura, sanità pubblica e sicurezza; pretendo un Paese che abbia come priorità la lotta alle mafie, alla corruzione, al riciclaggio di denaro. E invece siamo nelle mani di politici che scappano di fronte a queste priorità perché dovrebbero auto processarsi. Se il Movimento Arancione è in grado di sostenere tutto questo, allora io sarò con il Movimento Arancione!”.
Lo ha detto Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, intervenendo alla presentazione del Movimento Arancione, al Teatro Eliseo di Roma.

“Il nostro - sottolinea - è un Paese che a volte non capisce che deve inorridire davanti alle facce di certi politici che si vedono soltanto in televisione. Il nostro è un Paese che ha consegnato 2.500 morti innocenti alle mafie. Un Paese che ha sacrificato magistrati, giornalisti, poliziotti, carabinieri, imprenditori, cercando continuamente di negare la verità. Ora basta, siamo stanchi! Loris Mazzetti ha detto ‘viva l’antimafia, viva l’antifascismo’ e io lo ribadisco! Sabato prossimo sarò a Piazza Farnese, perché quello che il 28 gennaio del 2009 si chiamava ‘Io so’, oggi si chiama ‘Noi sappiamo’: è arrivato il momento di dire tutto quello che sappiamo”.

“A questo punto - ha concluso Sonia Alfano - condividiamo, sbracciamoci e lottiamo. Tutti quei palazzi che puzzano di illegalità hanno bisogno del fresco profumo di libertà che Paolo Borsellino ci ha insegnato. E mi auguro che venga eletto un Presidente della Repubblica degno di questo nome, che sappia difendere i magistrati che svolgono egregiamente il loro lavoro, invece di ostacolarli”.

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