Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ADOLFO PARMALIANA: CONDANNATO IL PG DI MESSINA FRANCO CASSATA PER IL FALSO DOSSIER

Messina, 25/01/2013 - Il Giudice di Pace di Reggio Calabria ha condannato il Procuratore Generale di Messina, Antonio Franco Cassata, con l'accusa d'essere l’autore del falso dossier diffuso sul conto di Adolfo Parmaliana, lanciatosi da un viadotto dell'autostrada a Patti Marina l'1 Ottobre 2008.
Al dott. Cassata sono state riconosciute le attenuanti generiche, aggravate però dai motivi abbietti della vendetta. Cassata è stato condannato a pagare 800 euro e al risarcimento del danno in favore dei familiari del prof. Parmaliana

Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, commenta con soddisfazione il risultato ottenuto dai legali della famiglia del compianto professore: “Finalmente un po’ di giustizia per Adolfo. Si tratta di una sentenza storica, un evento senza precedenti. Mi auguro che il Consiglio Superiore della Magistratura adesso si assuma la responsabilità di rimuoverlo definitivamente. Perché se era grave fingere di non vedere che a Messina il procuratore generale era un imputato, ancor più grave sarebbe fingere di non vedere che adesso a Messina il procuratore generale è persino condannato”.

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