Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

LETOJANNI: RAPINA IN GIOIELLERIA DEL 30 DICEMBRE, FERMATE 3 PERSONE

Letojanni (ME); 9 gennaio 2013 - Nei giorni scorsi, a conclusione di una complessa ed articolata attività investigativa, i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno sottoposto a fermo di P.G. tre soggetti, rispettivamente un 19enne, un 22enne ed un 37enne, tutti dimoranti nel Comune di Letojanni (ME), in quanto fortemente indiziati di essere gli autori del “colpo” messo a segno alla fine del mese di dicembre 2012 ai danni di una gioielleria di Letojanni.
Come si ricorderà, intorno alle 20:30 del 30 dicembre 2012, cinque malviventi, con il volto travisato da passamontagna, due dei quali verosimilmente armati di pistola, si erano appostati nei pressi di un’abitazione sita in una zona periferica di Letojanni (ME), ed al rientro del proprietario, un 69enne gestore di una gioielleria dello stesso centro, che al momento si trovava con la moglie 57enne, li avevano aggrediti, conducendoli all’interno dell’abitazione.
Nella circostanza, i malfattori si erano fatti consegnare le chiavi della gioielleria e la combinazione della cassaforte e, mentre tre dei malviventi erano rimasti nell’abitazione con i due coniugi impossessandosi dei gioielli di famiglia, gli altri due rapinatori si erano portati nella gioielleria ed avevano asportato diversi preziosi per un valore complessivo di circa 50.000, euro.
A quel punto, sempre secondo quanto emerso nel corso delle indagini dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Taormina, intervenuti in supporto dei colleghi della Stazione Carabinieri di Letojanni, i malviventi, dopo essersi impossessati dei gioielli, avevano lasciato le due vittime nel bagno dell’abitazione legandoli con del nastro adesivo ed intimandogli di non uscire, quindi gli stessi erano fuggiti facendo perdere le proprie tracce.

I due coniugi, dopo essersi liberati, avevano quindi lanciato l’allarme contattando il numero Unico di Emergenza 112, segnalando ai Carabinieri della Compagnia di Taormina di essere stati vittima di una rapina.
Nel corso dei serrati accertamenti condotti dai Carabinieri della Compagnia del Centauro, sono emersi diversi elementi di responsabilità in capo a tre soggetti, tutti dimoranti nel comune rivierasco, ed identificati in LO TURCO Luca, nato in Polonia, cl. 1993, residente a Letojanni (ME), già noto alle Forze dell’Ordine, LO TURCO Andrea, nato in Polonia, cl. 1990, residente a Letojanni (ME), incensurato, e FERRARA Salvatore, nato a Milazzo (ME), cl. 1975, domiciliato a Letojanni (ME), già noto alle Forze dell’Ordine, i quali, nella serata del 30 dicembre 2012 avrebbero perpetrato la rapina. Infatti, a seguito delle attività di perquisizione effettuate nei giorni scorsi presso i domicili dei tre prevenuti, i Carabinieri hanno rinvenuto una parte della refurtiva, nonché una delle pistole verosimilmente utilizzate per commettere la rapina.

A quel punto, LO TURCO Luca, LO TURCO Andrea e FERRARA Salvatore sono stati sottoposti a fermo di P.G. da parte dei Carabinieri e tradotti presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
Ieri, successivamente all’udienza di convalida dei fermi di P.G. effettuati dai Carabinieri, il GIP del Tribunale di Messina, ritenendo sussistenti i gravi elementi di responsabilità dei tre malfattori in relazione alla rapina perpetrata, ha emesso nei confronti dei tre prevenuti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Le indagini sono ancora in corso per individuare gli altri due complici.

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