Farmaci scaduti a Milazzo: “Non un caso isolato, 3 episodi documentati

Sulla gestione dei farmaci scaduti a Milazzo,  Sciotto (ScN) : “Non un caso isolato. Tre episodi di farmaci scaduti somministrati, una situazione inaccettabile!" 20/11/2024 - Si è svolta stamani in VI Commissione  Salute all'Ars  l'audizione in merito alla gestione dei farmaci stupefacenti scaduti presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Giuseppe Fogliani” di Milazzo richiesta dal deputato Matteo Sciotto alla presenza dell’Assessore Volo e dei responsabili regionali e provinciali del dipartimento Sanità. "Ciò che è emerso, afferma Sciotto, è gravissimo. Non si è trattato di un caso isolato, ma siamo di fronte a  ben tre episodi documentati in cui sono stati somministrati farmaci scaduti. Una confezione di stupefacenti (Contramal), scaduta il 31 maggio scorso, è stata somministrata a tre pazienti in tre date diverse: il 25 giugno, il 25 luglio e il 3 settembre. Nonostante sia stato dichiarato che il farmaco non produce effetti dannosi entro sei mesi dalla scadenza, la

L’UNIVERSITÀ DI MESSINA DISCONOSCE LA RICERCA SULLA “COSTRUZIONE DI PERSONALITÀ FASCISTE” NELLA FOLGORE?

02/01/2013 - "Dopo le proteste della Folgore, l’Università di Messina ritira la ricerca su “autoritarismo e costituzione di personalità fasciste nelle forze armate” firmato dai sociologi Pietro Saitta e Charlie Barnao, apparso sul numero 50 dei Quaderni del Cirsdig, il centro interuniversitario per le ricerche sulla sociologia del diritto, dell’informazione e delle istituzione giuridiche creato nel 1988 dalle Università di Messina e Macerata".

Lo scrive il Corriere dell'Università Job, è in edicola a Milano, Roma e Napoli, facendo riferimento al quotidiano online “Linkiesta.it“ e al diario dell’esperienza come paracadutista di Charlie Barnao, ricercatore a Catanzaro ma con un passato nelle Forze Armate.

"“L’Università di Messina infanga la Folgore – un saggio dipinge la Brigata come una fabbrica di fascisti“, il direttore della collana editoriale ha fatto rimuovere il saggio dal sito ufficiale del Cirsdig", si legge nell'articolo citato.
«Il testo di Barnao e Saitta, è stato pubblicato sul sito a gennaio del 2012, con il n. 50, senza la mia autorizzazione e a mia insaputa dal redattore dr. Pietro Saitta, che gestisce operativamente il sito», scrive il prof. Carzo mentre Saitta nega si sia trattato di una sua iniziativa autonoma e insieme a Barnao spiegano il senso della loro ricerca.

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