Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ORLANDO: “NESSUN PATTO DI DESISTENZA IN SICILIA COL PD, NON C'E' SPAZIO PER ALCUN ACCORDO''

Roma, 14/01/2013 – Prove 'desistenza' in vita potrebbero dirsi con una battuta. In effetti, pur non trattandosi di questione di vita o di morte, si tratterebbe di aggirare quell’ostacolo che sembra frapporsi tra il Pd, il Pdl e la governabilità. L’Ohio infatti sembrerebbe essersi trasferito in Italia, tra la Lombardia e la Sicilia,
le regioni dove la vittoria al senato per il PD sarebbe stata messa in discussione da una ritrovata spinta propulsiva del Pdl di Silvio Berlusconi, ma dove la lista dell’ex pm Antonio Ingroia 'rischia' di erodere voti allo stesso PD, rendendo ancora più lontana la vittoria al Senato alle elezioni politiche del 24/25/ febbraio.

Per questa ragione il presidente dei deputati del Pd Dario Franceschini avrebbe cercato di convincere Leoluca Orlando, fondatore della lista 'Rivoluzione Civile Ingroia', a non presentare 'liste Ingroia' in Regioni strategiche quali Sicilia, Campania e Lombardia. Franceschini lo avrebbe fatto a nome del Pd, chiedendo in sostanza una sorta di patto di desistenza.

Ma il capogruppo Pd alla Camera, Dario Franceschini, smentisce sostenendo che "nessun patto di desistenza" è stato proposto o chiesto, semmai – ha detto Francecshini – si è trattato di una "constatazione aritmetica visto che la lista Ingroia rischia di far vincere la destra". “Ognuno si assuma le proprie responsabilità".

“Dario Franceschini mi ha contattato questa mattina a nome del partito – ha affermato Leoluca Orlando - proponendomi un accordo di desistenza', in alcune regioni tra cui la Sicilia”. Leoluca Orlando – tuttavia – ha risposto a Franceschini: ''Nessuna proposta di patto tra il Pd e Ingroia. Non c'e' spazio per alcun accordo politico''.

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