Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

"OTELLO" CON MASSIMO DAPPORTO E MAURIZIO DONADONI SECONDO APPUNTAMENTO AL VITTORIO EMANUELE

La famosissima tragedia di Shakespeare in scena dal 16 al 20 gennaio. Regia, adattamento e traduzione di Nanni Garella
Messina, 14/01/2013 - Ancora Shakespeare per il secondo appuntamento della stagione di prosa del Teatro di Messina: dopo "Sogno di una notte di mezza estate" sarà in scena nel Vittorio Emanuele, dal 16 al 20 gennaio, "Otello", la grande tragedia della gelosia e dell'inganno, uno dei testi teatrali più famosi di tutti i tempi.
Con la regia di Nanni Garella gli interpreti saranno due importanti e famosi attori: Massimo Dapporto (Otello) e Maurizio Donadoni (Iago). Con loro reciteranno Massimo Nicolini (Cassio), Matteo Alì (Roderigo), Gabriele Tesauri (Montano), Angelica Leo (Desdemona), Federica Fabiani (Emilia).

Così Nanni Garella, che firma anche traduzione e adattamento, introduce le sue note di regia: «Un avamposto militare in un territorio di occupazione, la Repubblica veneta contro i Turchi, occidente contro oriente: una storia già vista, che ritorna e costruisce nella mente un immaginario di guerre, purtroppo, vicine e devastanti. La fibra morale di un mondo, quello occidentale, messo a dura prova dalla crudezza dello scontro, con l’inevitabile ripercussione sulle vicende private dei protagonisti: di quelli nobili e virtuosi, come di quelli meschini e malvagi.

«Nell’Otello di Shakespeare, alla fine, perdono tutti, i nobili e i malvagi: Desdemona, Emilia, Roderigo assassinati, Otello suicida, Iago travolto dai suoi stessi inganni e dalle sue trame scellerate. Tutti fanno scelte sbagliate. Il mondo non ritrova il suo equilibrio, dopo l’atto estremo di Otello e il sacrificio di sua moglie: come dopo un’eclissi di sole e di luna - stralcio simbolico di una immagine barocca - l’uomo resta sotto un cielo vuoto».
Le scene sono di Antonio Fiorentino, le luci di Gigi Saccomandi, i costumi di Claudia Pernigotti. La Produzione è di Arena del Sole - Nuona Scena - Teatro stabile di Bologna, in collaborazione con 63° Festival Shakespeariano dell'Estate teatrale veronese.


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