Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PALERMO PRIDE 2013: AL VIA IL PERCORSO CULTURALE E POLITICO CHE ACCOMPAGNERÀ PALERMO VERSO IL PRIDE NAZIONALE

Al via il percorso culturale e politico che accompagnerà Palermo verso il Pride nazionale del prossimo giugno. Una mostra fotografica segna la riapertura degli spazi espositivi di Palazzo Ziino. È una scelta, non è un caso: restituire alla città uno dei tanti spazi negati…
Palermo, 14 Gennaio - Al via il percorso "verso il Palermo pride 2013". Il percorso culturale e politico che accompagnerà Palermo verso il Pride nazionale del prossimo giugno parte significativamente da una mostra fotografica che segna la riapertura degli spazi espositivi di Palazzo Ziino. È una scelta, non è un caso: restituire alla città uno dei tanti spazi negati, attraverso una riflessione sui diritti negati attraverso l'opera di un'artista nera e lesbica. La fotografa sudafricana Zanele Muholi. che coniuga la produzione artistica con I'impegno politico, dando vita a quello che lei stessa definisce "attivismo visuale". Le fotografie della Miholi danno visibilità ai corpi lesbici, alla comunità nera di lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersex. (LGSTI) in Sudafrica, combattendo razzismo, sessismo, patriarcato e violenza degli uomini contro le donne.

Dopo dOCUMENTA (13) e il Museo Pecci di Prato, Palermo ospita un'importante personale della Muholi, grazie alla collaborazione tra il comitato Palermo Pride e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo.
Inaugurazione: Venerdi 18 gennaio alle ore 17.30. L'esposizione sarà visitabile fino al 17 febbraio, dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 18.30
Dalla presentazione in catalogo:

Il percorso culturale e politico che accompagnerà Palermo verso il Pride nazionale del prossimo giugno, parte significativamente da una mostra fotografica che segna la riapertura degli spazi espositivi di Palazzo Ziino. È una scelta, non è un caso: restituire alla città uno dei tanti spazi negati, attraverso una riflessione sui diritti negati.
Questa scelta non deve sembrare un azzardo ma l’inizio di un cammino che mette insieme il diritto alla fruizione dei beni comuni e il riconoscimento dei diritti fondamentali della persona, alla luce di un principio pieno e forte di cittadinanza. Sono due azioni che ci aiutano a ridisegnare una città che nelle sue scelte importanti si proietta nel futuro partendo dal riconoscimento pieno e convinto dei diritti civili.
Zanele Muholi, straordinaria artista visuale sudafricana, racconta le tante diversità che rendono ricco il mondo ma che continuano troppo spesso a segnare marginalità, disuguaglianze, emarginazione e sofferenze private. Ci aiuta ad iniziare un ragionamento che ci accompagnerà per un intero anno, l’anno del Pride nazionale a Palermo.
Un anno che dovrà restituirci una città che si confronta e dialoga sui temi fondanti del fare comunità.
Francesco Giambrone Leoluca Orlando
Assessore alla Cultura Comune di Palermo Sindaco di Palermo

Come ogni anno Palermo Pride è promotore di un fitto calendario di eventi, intitolato Verso
il Pride, che anima idealmente e fattivamente il dialogo della comunità LGBTQI con l’intera città. La
quarta stagione Verso il Pride si preannuncia come un percorso particolare e impegnativo poiché Palermo è stata scelta come città che rappresenterà, nella settimana del 17-23 giugno, l’orgoglio LGBTQI nazionale. Sarà un evento storico poiché per la prima volta una manifestazione politica così importante toccherà la Sicilia. Quest’anno, proprio per l’importanza del carattere nazionale del percorso, abbiamo pensato di aprire Verso il Pride con una mostra fotografica dedicata alla visual artivist Zanele Muholi. Artista e attivista visuale, come lei ama definirsi, poiché documenta un Sudafrica scomodo, tremendo ma pieno di forza, attraverso le sue fotografie di donne nere e lesbiche.
Titti De Simone e Giulia de Spuches
Comitato Palermo Pride
All’interno del Pride c’è ampio spazio per le attività culturali, un programma da tempo pensato, voluto in ogni sua parte, un lavoro prezioso sul territorio. Inaugura l’artista sudafricana Zanele Muholi con una mostra personale anteprima di una serie di appuntamenti che fino a giugno declineranno una mappa di eventi di apertura all’arte nel quotidiano; arte che diventa educazione al rispetto delle diversità culturali e personali, al rispetto della vita.

Francesco Pantaleone
Responsabile commissione Arti Visive Palermo Pride
Zanele Muholi, artista sudafricana nera lesbica coniuga la produzione artistica con I'impegno politico, dando vita a quello che lei stessa definisce "attivismo visuale": le sue fotografie producono immaginario, dando visibilità ai corpi lesbici, dando volto alla comunità nera di lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersex. (LGSTI) in Sudafrica, combattendo razzismo, sessismo, patriarcato e violenza degli uomini contro le donne. Smontando gli stereotipi della rappresentazione sociale dominante, le immagini di Muholi ritraggono la molteplicità di una comunità cancellata dalla storia ufficiale, con l'obiettivo di collezionare tracce visuali per una storia collettiva delle soggettività lesbiche, gay e trans. Muholi non indugia mai sulla vittimizzazione, ma al contrario rappresenta la forza e la bellezza delle persone che ritrae, e delle donne in prima istanza, traducendole in scatti di alto valore artistico ed estetico, oltre che sociale e politico.

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