Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

POLITICHE 2013: IL MIS DEPOSITA IL NUOVO SIMBOLO E RILANCIA IL SUO PROGRAMMA

Il Movimento per l'indipendenza della Sicilia, fondato nel 1943, nell’imminenza delle elezioni politiche 2013 rilancia il suo programma, in difesa della Sicilia e al servizio del Popolo Siciliano, e designa il prof. Salvatore Musumeci proprio leader
13/01/2013 – Nel settantesimo dalla sua fondazione, il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia ha depositato al Viminale il suo nuovo contrassegno – rielaborato da Lorenzo Mercurio, serbando gli elementi distintivi della tradizione e della continuità storica, – designando leader della forza politica il suo Presidente, prof. Salvatore Musumeci.
«Un atto di forte testimonianza identitaria – sottolineano Nello Rapisarda e Carmelo Cuschera, segretario e vicesegretario del Movimento –, per rappresentare il mai sopito desiderio di Autodeterminazione del Popolo Siciliano, da sempre tenuto in regime di vergognosa sudditanza dallo Stato unitario».
Un’occasione per pubblicizzare il “Programma del Mis”, ricco di contenuti condivisi dalla base dei militanti e dalla società civile siciliana, scaturito dal dialogo e dal confronto di pensiero tra Coordinatori e Comitato Nazionale.

«In una democrazia che nega il diritto di tribuna alle minoranze politiche – spiega il leader Salvatore Musumeci –, non siamo minimamente interessati a sedere nel parlamento italiano, che per natura ci è ostile. Nessuna velleità, se non quella di delineare gli indirizzi programmatici del Mis, ovvero le linee politiche guida, per quanti ci rappresentano sul territorio e nelle istituzioni siciliane. Non escludiamo di presentare le liste per la Camera ed il Senato, per dare l’opportunità ai Siciliani di votare per se stessi. Se ciò non fosse possibile indichiamo l’alternativa del NON VOTO, sempre nel rispetto delle libertà individuali dei nostri iscritti e simpatizzanti. Non siamo organici a nessun schieramento politico, ma solo agli interessi della Sicilia e dei Siciliani, in cammino verso l’Autodeterminazione politica ed economica».

Programma politico-elettorale del MIS

• Una lingua, una cultura, una nazione
Riconoscimento per legge della Lingua Siciliana come idioma indipendente, introduzione del bilinguismo nelle scuole siciliane primarie e secondarie, nella Pubblica Amministrazione e nella toponomastica, e creazione di una specifica Accademia Nazionale per la Lingua Siciliana al fine di tutelarla e promuoverla;

• Uno Statuto verso l’indipendenza
Piena applicazione dello Statuto Speciale d’Autonomia per la Regione Siciliana nella sua formulazione originaria, visto come tappa intermedia verso l’indipendenza nazionale e della Sicilia ed il pieno recupero della sovranità, senza escludere successive modifiche in senso ampliativo delle potestà esclusive della Regione, menzione della Nazione Siciliana nel preambolo, riconoscimento della Lingua Siciliana, introduzione dell’opzione indipendentista in caso di violazione dello Statuto da parte dello Stato Italiano;


• Sovranità monetaria
Introduzione di un Sistema Monetario della Regione Siciliana, detto Grano – complementare al Sistema Monetario delle Banche Europee, detto Euro –, quale strumento contro il degrado, l’austerità e la recessione, capace di attrarre investimenti;

• Fine delle “province abusive”
Abolizione delle “Province Regionali” e restituzione dell’iniziativa alla costituzione dei liberi consorzi previsti dallo Statuto ai Comuni;

• Riduzione di tasse e balzelli
Abolizione di tutte le tasse “provinciali” e dell’Imposta Municipale Unica (IMU). I Comuni recupereranno il mancato gettito con specifiche iniziative consortili parzialmente sostitutive delle abolite imposte dirette provinciali (quali, ad esempio, l’Imposta provinciale di Trascrizione - IPT). Introduzione di un sistema fiscale più equo;

• Elezioni per i cittadini, non per i politici
Modifiche alle leggi elettorali in senso partecipativo, con abolizione degli sbarramenti. Abolizione degli emolumenti per gli eletti di ogni consesso, fatti salvi i minimi rimborsi spese. Dura repressione dei fenomeni clientelari e di scambio di voti;

• Rifiuti zero
Stesura di un piano che punti all’azzeramento dei prodotti post consumo, con sensibilizzazione dei cittadini, incentivi alle aziende alla diminuzione degli imballi, raccolta differenziata porta a porta, riciclo, riuso e recupero alle massime percentuali possibili anche mediante selezione di eventuali rifiuti indifferenziati e raffinazione meccanica, compostaggio e trattamenti a freddo, con trasformazione di eventuali minimi residui rimanenti mediante impiegati con “torcia al plasma”, con totale proibizione all’edificazione e uso di impianti di incenerimento (“termovalorizzatori”) e progressiva dismissione e riconversione delle discariche;

• Prodotti siciliani in Sicilia e nel mondo – Agricoltura
Incentivi alla produzione in Sicilia di prodotti siciliani, con particolar attenzione (anche mediante specifiche certificazioni) al prodotto di qualità come alternativa credibile alla produzione di massa di origine estera, anche mediante incentivazione alla nascita di cooperative di produttori e consumatori, al fine di eliminare passaggi intermedi. Conseguente riduzione di consumi elettrici e petroliferi, minore inquinamento, maggiore salubrità ed “eticità” dei consumi, crescita dell’occupazione; adeguati aiuti al comparto agroalimentare rappresentante, prima di tutto, un patrimonio di cultura, di valori e di storia che ha da sempre caratterizzato il Sud e, in particolar modo, la Sicilia;

• Stampa siciliana libera e moderna
Con un mercato delle notizie potenzialmente infinito (milioni di siciliani vivono fra la Sicilia ed il resto del mondo), incentivi alla nascita di nuove e qualificate iniziative editoriali e informative, siano esse tradizionali o nell’ambito dei “new media”;

• Trasporti senza sconvolgimenti
Ammodernamento delle comunicazioni stradali e ferroviarie, aumento e potenziamento di aeroporti e porti, con attenzione ad evitare modifiche significative al paesaggio naturale e alle correnti marine (rischio di erosione delle coste e di “dirottamento” dei banchi di pesce);

• Sviluppo ecocompatibile
Sostegno alla nascita di realtà produttive (agricole, industriali, turistiche, del terziario) che concilino le proprie esigenze con quelle ecologiche, paesaggistiche, naturali.
• No Ponte
Cancellazione definitiva dall’agenda politica ed amministrativa del progetto di Ponte sullo Stretto di Messina, opera inutile costosa, dannosa;

• Beni comuni per tutti
Stop alle privatizzazioni, alle esternalizzazioni, alle locazioni a lunghissimo termine di beni, servizi e strutture pubbliche;

• L’arte torni a casa
Richiamo immediato in Sicilia di tutte le opere d’arte siciliane disperse in Italia e nel mondo. Bonifica, valorizzazione e tutela di tutte le risorse artistiche, archeologiche e musseali della Sicilia;

• Lavoro per tutti, vicino casa
Creazione di una Agenzia del lavoro Siciliana che controlli l’offerta e la domanda di lavoro, al fine di un miglior incontro fra domanda e offerta, capacità richieste e offerte, e non in base a logiche clientelari, e introduzione dei vincoli di preferenza territoriali (hanno la precedenza i disoccupati che risiedono più vicini all’offerente di lavoro). Cessazione dei sussidi di disoccupazione per chi rifiuta il lavoro, commisurato alle proprie capacità, offertogli. Dura repressione del lavoro nero e minorile;

• Lotta alla mafia come lotta per l’Indipendenza
Lotta al fenomeno mafioso non solo sotto nei suoi epifenomeni “delinquenziali”, ma anche e soprattutto come strumento di oppressione colonialistico opposto alle legittime rivendicazioni del Popolo Siciliano. Sostegno pieno a quanti si contrappongono al fenomeno mafioso;

• La scuola per il futuro
Investimenti in una istruzione di qualità, dalle scuole primarie alle Università, all’avanguardia e siciliana, come base per un futuro di progresso e libertà per la Sicilia;

• Aree verdi in ogni città
Obbligo per ogni centro abitato di dotarsi di aree verdi attrezzate, curate, vigilate e gratuite per tutti;

• Niente barriere
Introduzioni di normative più severe contro le barriere architettoniche e nascita di una specifica Agenzia indipendente di controllo a tutela dei diritti delle persone disabili;

• La periferia è centro
Fine delle periferie dormitorio e abbandonate: possibilità di scioglimento delle amministrazioni comunali in caso di palesi disparità di trattamento fra le differenti aree del territorio urbano e di mancati interventi nelle zone che necessitano di maggiori interventi urbanistici e sociali;

• Le donne per il futuro
Introduzione di soluzioni normative che incentivino l’ingresso delle donne nelle istituzioni, tramite specifiche “quote” fra gli eletti di ogni tornata elettorale; favorire, con una politica organica e diversificata, il più alto livello di qualità della vita possibile per le donne, garantendo loro il diritto alla salute e al benessere e il diritto alla conciliazione fra impegno professionale e cura familiare, valorizzando il ruolo focale da loro rivestito all’interno della famiglia e che solo la realizzazione di tali diritti possono facilitarle ad assolverlo.



• Un’unica polizia
Unificazione delle forze di polizia, con creazione di un unico corpo progredito e all’avanguardia guidato dal Presidente della Regione come alla lettera dello Statuto Speciale d’Autonomia;

• Prevalga la legge
Certezza del diritto e fine di politiche persecutorie e discriminatorie a fini personali o politici. Riduzione dei gradi di giudizio a due, con ricorso all’appello solo in presenza di nuovi elementi. Persecuzione dura degli evasori fiscali e degli autori di reati contro la persona, in specie contro minori, disabili e donne;

• Lo sport per i siciliani
Incentivazione alla pratica delle discipline sportive anche mediante la creazione di Federazioni sportive indipendenti da quelle italiane, sul modello delle federazioni sportive delle più note regioni autonome europee;

• Sicilia contro la guerra - NO MUOS -
Smilitarizzazione della Sicilia come già previsto sin dai Trattati di Parigi alla fine del secondo conflitto mondiale. Blocco dell’istallazione dei terminali terrestri del MUOS “Mobile User Objective System”, il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare USA (utile al movimento dei “droni” aerei militari di ultima generazione senza pilota), vero elogio della follia della guerra, estrema profanazione del paesaggio e dell’ambiente, dannosissimo alla salute e all’incolumità del popolo siciliano;

• Basta al caos normativo
Opera di revisione e semplificazione di tutta la normativa esistente: poche e chiare norme sono più semplici e certe da applicare;

• Incentivare il rientro
Finanziamenti ai siciliani, di nascita e origine, che desiderino investire in Sicilia, e quote di assunzione, in specie nei pubblici concorsi, per i siciliani di rientro;

• I soldi pubblici ad attività pubbliche
Drastica riduzione dei finanziamenti ai servizi sanitari e scolastici privati;

• Salari certi
Adeguamento annuale delle retribuzioni ai tassi d’inflazione, e garanzia della parità di retribuzione a parità di prestazioni;

• Nazionalità siciliana
Introduzione della nazionalità siciliana nei documenti d’identità ed espatrio a fianco della cittadinanza italiana;

• Una radio-tv pubblica, in siciliano
Nascita di un ente radiotelevisivo siciliano che trasmetta almeno per la metà delle proprie emissioni in lingua siciliana, con minimo ricorso alla raccolta pubblicitaria e priorità garantita a programmi d’informazione e servizio. Abolizione del canone tv italiano;

• Inquinamento zero
Riconversione delle industrie petrolchimiche, e incentivo all’uso privato degli strumenti (eolico, fotovoltaico) di produzione autonoma di energia. Installazione di centrali energetiche all’avanguardia nello sfruttamento delle energie rinnovabili, con particolare attenzione all’eolico, al solare termodinamico, al geotermico. Proibizione alla realizzazione di nuove trivellazioni petrolifere;

• Benzina a prezzo giusto
Adeguamento al ribasso del prezzo degli idrocarburi in Sicilia, con eliminazione di tutte le accise e presa in considerazione degli effetti, attuali e pregressi, della raffinazione, e cessazione dell’esportazione oltre Stretto del petrolio siciliano;

• Ritorno delle foreste
Campagna di riforestazione con piante tipiche ad alto fusto, al fine di un significativo miglioramento del microclima specifico siciliano, reintegrazione idrica e ossigenamento, blocco dei fenomeni di desertificazione ed erosione;

• Una casa per tutti
Abolizione degli IACP e nascita di una Agenzia Siciliana per la Casa che sottragga la realizzazione ed assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica alle logiche mafiose, clientelari e antiecologiche;

• Trasporti davvero pubblici
Assegnazione alla Regione Siciliana del controllo di tutti gli enti pubblici di trasporto: ferrovie, autovie, traghettamento e cabotaggio veloce, con calmieramento delle tariffe. Creazione di una compagnia aerea siciliana a capitale pubblico o partecipato;

• Energie e comunicazioni siciliane
Creazione di una autorità pubblica che controlli e incentivi la nascita di società siciliane di produzione e distribuzione energetica e nelle telecomunicazioni;

• Controllo dell’immigrazione e dell’emigrazione
Controllo degli ingressi, per evitare soprannumero e sfruttamento, e repressione della clandestinità, con quote di priorità per gli oriundi siciliani. Introduzione dell’obbligo di dichiarazione motivata per l’accesso all’emigrazione dalla Sicilia, non prima di aver avuto l’offerta dell’Agenzia del lavoro;

• Assistenza vicino casa
Nascita dei centri di quartiere finalizzati al sostegno per bambini, giovani, studenti, anziani, con attività di studio, ricreazione e socializzazione dedicate ed incrociate;

• Contro i crimini a scuola e/o contro i minori
Introduzione del garante contro le illegalità nelle scuole, con potestà di indagini, controllo e prima repressione dei casi di pedofilia e violenza;

• A sostegno di madri e famiglie
Assistenza ospedaliera e familiare alle neomadri e alle nuove e vecchie famiglie con sostegno di badanti, assistenti sociali, educatori, valutatori socio-ambientali.

Da sempre sogniamo una Sicilia migliore… E, in sintonia con il pensiero di Andrea Finocchiaro Aprile «Vogliamo difendere e diffondere un’idea della cui santità e giustizia siamo profondamente convinti e che fatalmente ed ineluttabilmente trionferà». Noi ci crediamo..

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