Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

RIFIUTI: OPERAZIONE DELLA DIA TRA ENNA, CATANIA E MILANO, 27 ARRESTI, 250 UOMINI IMPIEGATI PER SGOMINARE L’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE

Catania, 10/01/2013 - La DIA, Direzione investigativa antimafia, ha messo fine ad un giro di illegalità e crimini nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti nella’rea che va da Catania ad Enna con le rispettive province e a Milano.

La Dia ha avviato un'operazione contro la criminalità organizzata e la sua infiltrazione nel ciclo dei rifiuti con più di 250 uomini della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che stanno eseguendo decine di arresti, impiegati nell’imponente azione, mirante a riportare la legalità nel settore e a porre fine ad una serie di azioni criminali a catena.

27 le persone cui sono stati notificati fin ora i provvedimenti cautelari emessi dal Gip. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, associazione per delinquere, traffico di rifiuti, traffico di sostanze stupefacenti, traffico di armi aggravato dal metodo mafioso e truffa aggravata ai danni di Ente pubblico. L’operazione si avvale dell’ausilio del Reparto volo della Polizia di Stato di Reggio Calabria e di unità cinofile. Decine gli arresti in atto.

27 i provvedimenti cautelari mentre le forze dell’ordine impiegate nell’operazione sono pure impegnate ad acquisire atti e documenti in 14 Comuni. La maxi operazione della Dia di Catania intende porre fine all’azione criminale dell’organizzazione che ha messo le mani sul ciclo dei rifiuti. Tra i reati ipotizzati oltre all’associazione mafiosa e per delinquere, figurano il traffico di rifiuti, di sostanze stupefacenti e di armi, il tutto aggravato dal metodo mafioso. Tra le accuse – ancora – vi è quello di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico. Perquisiti uffici ed abitazioni di 16 indagati, oltre ai 27 destinatari dei provvedimenti cautelari, tra cui figurano amministratori e funzionari pubblici. Acquisiti atti e documenti in 14 Comuni del versante Ionico-Etneo della Sicilia orientale. Accertamenti sono stati operati in alcune aziende impegnate nella raccolta di rifiuti e in Società d’ambito. Tra le aziende perquisite ci sarebbe la Aimeri Ambiente. Tra le persone arrestate e inquisite Alfio Agrifoglio, amministratore dell'Aimeri Ambiente di Milano; Roberto Russo, direttore del personale della Aimeri Ambiente di Milano;

Le persone arrestate e le diverse accuse:

Associazione mafiosa: Roberto Russo, Aimeri Ambiente; Salvatore Tancona, imprenditore; Carmelo Spinella e Gianluca Spinella.

Truffa aggravata: Roberto Russo, Gianluca Spinella e Alfio Aquino.

Associazione per delinquere: Alfio Agrifoglio, Roberto Russo, Gaetano La Spina, Francesco Caruso, Roberto Palumbo, Giuseppe Grasso

Traffico illecito di rifiuti: Alfio Agrifoglio, amministratore dell'Aimeri Ambiente di Milano; Roberto Russo, direttore del personale della Aimeri Ambiente di Milano; Gaetano La Spina; Giuseppe Grasso e Francesco Caruso.

Truffa aggravata: Alfio Agrifoglio, amministratore dell'Aimeri Ambiente di Milano; Roberto Russo, direttore del personale della Aimeri Ambiente di Milano; Roberto Palumbo, Francesco Caruso, Giuseppe Grasso e
Gaetano La Spina.

Truffa aggravata: Alfio Agrifoglio, amministratore dell'Aimeri Ambiente di Milano; Roberto Russo, direttore del personale della Aimeri Ambiente di Milano; Roberto Palumbo; Gaetano La Spina; Francesco Caruso e
Giuseppe Grasso.

Traffico di stupefacenti: Roberto Russo, Salvatore, Alfio e carmelo Tancona; Nico Mariano Benedetto, Arianna Ingegneri, Alessandro Mangano, Francesco Mangano, Santo Cristaldi; Mauro Miceli;
Salvo Musumeci; Giuseppe Sciacca; Sebastiano Vitale

Traffico di stupefacenti: Girolamo Zappalà; Antonino La Spina

Detenzione illecita di armi: Roberto Russo; Salvatore Tancona
Detenzione illecita aggravata dal metodo mafioso; Roberto Russo; Salvatore Tancona; Antonino Grioli.

Furto aggravato: Maurizio Vecchio

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