Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

TRATTATIVA STATO-MAFIA: MANNINO, DELL'UTRI E MANCINO RINVIATI A GIUDIZIO, 11 GLI INDAGATI

Palermo, 10/01/2013 - Cinque boss mafiosi, 3 esponenti della politica italiana e 3 graduati dei Carabinieri sono stati rinviati a giudizio dalla Procura della Repubblica di Palermo, che ha chiesto il rinvio a giudizio di 11 imputati complessivamente nel processo in corso presso la Procura palermitana per la cosiddetta trattativa Stato-Mafia. La richiesta di rinvio a giudizio degli 11 imputati è stata formulata dal pubblico ministero Antonino Di Matteo, nell'udienza preliminare, che si è tenuta oggi a Palermo.
Gli imputati sono Calogero Mannino, Marcello Dell'Utri e Mancino, per quanto concerne i politici, Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino. La posizione di Bernardo Provenzano era stata stralciata dal procedimento. Mannino ha chiesto di essere giudicato con l'abbreviato.

Di Matteo a conclusione dell'udienza preliminare sulla trattativa Stato-mafia ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli 11 imputati con diversi capi d'accusa. Tra le persone rinviate a giudizio figurano Luca Bagarella, Totò Riina, Giovanni Brusca e Nino Cina', Antonio Subranni, Mario Mori e Giuseppe De Donno, Marcello Dell'Utri, Calogero Mannino, Massimo Ciancimino, Nicola Mancino.

L'ex ministro Calogero Mannino ha chiesto di essere giudicato col rito abbreviato. L'istanza e' stata fatta al gup Piergiorgio Morosini che sta celebrando l'udienza. Il giudice si e' riservato la decisione. Mannino e' accusato di violenza o minaccia a Corpo politico dello Stato.

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