Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ETNA, INGV: UN DATA-BASE PILOTA DI DATI GIS SULLE FAGLIE ATTIVE DEL VULCANO

Un data-base pilota di dati GIS sulle faglie attive del Monte Etna (Sicilia): uno strumento per la gestione integrata della valutazione dell’hazard
 Roma, 19 febbraio 2013 - La pericolosità legata all’attività tettonica nell’area etnea rappresenta un elemento di importante, quanto delicata valutazione nella pianificazione del territorio.
Le faglie etnee, infatti, oltre che essere spesso sismogenetiche, possono produrre dislocazioni del suolo lente, ma continue nel tempo, che deteriorano rapidamente qualunque manufatto costruito sulle faglie. Inoltre, molte faglie attraversano centri abitati densamente popolati, aumentando il loro potenziale distruttivo.

Queste considerazioni hanno suggerito la necessità di realizzare un data-base georiferito di tutti i principali sistemi di faglie etnee attive, utilizzabile sia in ambito puramente scientifico, sia dai tecnici addetti alla pianificazione territoriale operanti presso gli uffici pubblici. Una sorta di anagrafe delle faglie attive, ove esse possano essere registrate, catalogate e visualizzate anche in funzione di tutta una serie di parametri utili per la prevenzione e pianificazione, ma anche per la gestione delle emergenze. Il cuore del lavoro, appena pubblicato sulla rivista internazionale Journal of Volcanology and Geothermal Research, è stato infatti la parametrizzazione delle strutture da inserire nel data-base.

Oltre alle informazioni prettamente geografiche e geometriche di ciascuna struttura tettonica, sono stati definiti e creati per tutte le faglie tutti gli appositi campi numerici e testuali necessari per descriverne e caratterizzarne la tipologia, il movimento, la potenzialità di generare terremoti e l’eventuale connessione tra il movimento della struttura e l’attività eruttiva del vulcano.
Questo articolo è indirizzato, in particolare, a chi si occupa (per professione o per compito istituzionale) di pianificazione territoriale, perché il documento è dotato di un contenuto elettronico (http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0377027312002612) che consente di rappresentare i dati delle faglie direttamente tramite GoogleMap.
Si tratta di una cosa tutt'altro che banale, in quanto l'individuazione documentata ed inequivocabile di queste faglie mette un punto fermo sulla loro ubicazione (particolarmente quelle poco visibili in superficie), molto utile per gli uffici del Genio Civile e di altre Istituzioni preposte a rilasciare pareri autorizzativi sull'edificazione di manufatti ed infrastrutture e per quelle preposte ad intervenire e pianificare gli interventi durante le emergenze.
Il data-base è realizzato in modo da potere essere implementato in ogni momento con nuove informazioni che potrebbero essere acquisite in futuro. Questo articolo, quindi, non è un semplice punto di arrivo di una ricerca, ma piuttosto rappresenta una sorta di "stato dell'arte" delle conoscenze acquisite sulle faglie etnee, catalogate in un data-base "aperto" ai contributi che sicuramente verranno già da domani. Infatti, il gran numero di campi descrittivi previsti nel database è appositamente disegnato per accogliere tutte le informazioni necessarie, anche se non ancora disponibili.
Il data-base è sviluppato utilizzando il software ArcGIS ®, che è tra i più completi e diffusi, ed è fornito sotto forma di file in formato “shape” (.shp), universalmente riconosciuti da tutti i software GIS; si compone di diversi set di dati tematici, sia geografici che numerici, che analizzano e rappresentano i cinque sistemi di faglie principali che si sviluppano nella regione etnea. Tutti i dati sono georiferiti sul sistema di riferimento globale (WGS84), su cui si basano ormai tutti i dispositivi di localizzazione e mappatura che utilizzano il GPS; per facilitare ulteriormente l’utilizzo e la lettura dei dati geografici, le coordinate sono fornite in proiezione piana (UTM zona 33N) cioè in metri (Nord e Est) piuttosto che gradi (Latitudine e Longitudine), in modo da rendere tutto di più facile e immediata lettura.

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