La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

'IL CAFFÈ' DI CORRADINO MINEO DI SABATO 9 FEBBRAIO 2013

9 febbraio 2013 - L'Europa non c'é, viva l'Europa! Cameron ha ottenuto il tetto al bilancio, 960 miliardi, l'1 per cento del Pil europeo, ma il tetto ai trasferimenti é ancora più basso, 908 miliardi. Monti sorride; ormai sorride sempre, a cani ed elettori. L'Italia ottiene 3 miliardi e mezzo in più in ragione dei contributi assai più alti del ritorno in investimenti. Sorride anche Hollande. I fondi per l'agricoltura francesi non sono stati tagliati.
E i mercati festeggiano. Il peggio é stato evitato. Cosa importa se il Parlamento europeo si accinge a bocciare l'accordo. Con questa europa degli interessi degli Stati, noi che ci stiamo a fare? Si chiede Schulz. Gli Stati Uniti d'Europa restano lontani, come il sol dell'avvenir. Segnalo una proposta interessante di Massimo D'Alema : almeno le sinistre eleggano un unico leader europeo. Immagino già l'ironia degli anti dalemiani in servizio permanente effettivo. Ma sarebbe un segnale.

C'era una folla molto grande, e commossa, ai funerali di Chokri Belaid. La Tunisia libera onora il suo martire. La Tunisia islamica, che ha vinto le elezioni, non sa che fare. Divisa tra i Salafiti, decisi a tirare dritto verso una dittatura oscurantista in nome di Allah, e chi vorrebbe un dialogo, passabilmente civile, con le donne, il sindacato, insomma, con gli altri. L'ho già detto: la vergogna siamo noi. Mi sarei aspettato un soprassalto di orgoglio dai leader europei riuniti a parlare di tagli. Che so, noi Europei siamo per la libertà, per i diritti del cittadino, contro la violenza cieca del potere, siamo idealmente a fianco dei democratici tunisini. Niente.

Per fortuna che Sanremo c'è. Lazzi, canzonette e imitazioni torneranno, per qualche giorno, nel loro ambiente. Il comico fuori contesto, naturalmente, se ne duole. Giuliano Ferrara, che gli vuole molto bene, lo ha paragonato a Calvero, il comico triste che ha perso il pubblico di "Luci della ribalta". Calvero era generoso e poetico "il cuore e la mente, quale mistero!", il nostro è patetico. Ricchi, vi proteggerò. Niente più tasse né controlli della finanza, un silenzio di tomba sulle vostre malefatte in cambio di un contributo elettorale.

Non esiste, o meglio non sarebbe esistito se Monti e i Grandi Giornali, proprietà di Grandi Banchieri, e Angela Merkel non avessero avuto paura della vittoria annunciata di Bersani.

E allora Monti in campo, progetto trasformista di riunire, sotto la cupola di un Europa mercantile, la destra depurata da Silvio e la sinistra senza Vendola, senza Cgil e contro Landini. É già un flop, che ha ridato la scena a Berlusconi, privato gli italiani di una scelta semplice tra destra e sinistra e convinto molti che, con questo casino, è meglio protestare con Grillo.

Su Ingroia ha ragione Matteo Renzi. Se fosse stato un leader di sinistra, e non un collettore di frustrazione e sconfitte mal digerite, l'ex procuratore avrebbe presentato liste solo alle Camere. Dicendo alle donne e agli uomini della sinistra : vogliamo essere più coerenti contro le mafie, stare più chiaramente dalla parte degli esodati e dei precari, dateci forza. Invece Ingroia è Ingroia si è presentato ovunque, persino con il povero Ruotolo alla regione Lazio. Ed è come se avesse detto: o il Pd sta con noi o è meglio che vinca Berlusconi. Contento lui!

I suicidi si devono rispettare, non esaltare né usare. Giuseppe Burgarella, 61 anni, iscritto al sindacato edili della Cgil di Trapani, disoccupato, si è tolto la vita. Senza lavoro, non c'è dignità. Forse è il caso di riflettere sulla disperazione che cresce. In Sicilia se ne sente l'odore. Continuando come prima, condoni e chiacchiere, sbatteremo contro un muro, dice Bersani. E ci faremmo molto male.

Corradino Mineo

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