
Patti, 28 febbraio 2013 - Grazie all’intensificazione dei servizi di prevenzione al fine di assicurare sempre maggiori standard di sicurezza per i cittadini, ed ad una più incisiva attività di contrasto tesa a infrenare i reati di tipo predatorio, i Carabinieri della Compagnia di Patti, ed in particolare i militari della Stazione Carabinieri di Librizzi hanno assicurato alla giustizia due persone, poiché ritenute responsabili di furto aggravato.
In particolare, i militari della Stazione Carabinieri di Librizzi, impegnati in uno specifico servizio di prevenzione, a seguito della notizia di un furto verificatosi poco prima presso un terreno di proprietà privata ubicato nella contrada Mancusa del Comune di San Piero Patti, sono entrati in azione, intercettando lungo la strada che conduce alla località dove era stato segnalato il furto, i due prevenuti che viaggiavano a bordo di una autovettura.
Dopo avere bloccato il veicolo, ed identificato i due prevenuti in IONESCU Mihai, nato in Romania, cl. 1982, già noto alle Forze dell’Ordine, e MUSTAFA Maria, nata in Romania, cl. 1981, entrambi residenti a Paternò (CT), incensurata, i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione sul vano posteriore dell’autovettura rinvenendo 40 componenti in alluminio per cabine di una nota società di telefonia.
Dagli immediati accertamenti dei Carabinieri è emerso che, effettivamente, il materiale rinvenuto era stato poco prima asportato da un terreno privato ubicato poco distante.
A quel punto, per IONESCU Mihai e per la MUSTAFA Maria è scattato l’arresto per furto aggravato, e gli stessi, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Patti, sono stati trattenuti nella camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Patti, in attesa di essere giudicati nel corso dell’udienza che si terrà con rito direttissimo nella giornata odierna.
Torregrotta (ME); 37enne arrestato dai Carabinieri in esecuzione di un provvedimento custodiale
Nella tarda mattinata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Fondachello Valdina, in ottemperanza ad un provvedimento custodiale emesso dal Tribunale di Messina, hanno arrestato LISÀ Mosè, nato a Messina, cl. 1975, già sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Torregrotta (ME).
L’aggravamento della precedente misura cautelare cui il prevenuto era sottoposto, è stato disposto dal Tribunale di Messina che ha concordato pienamente con le risultanze investigative prodotte dalla Stazione Carabinieri di Fondachello Valdina.
In particolare secondo quanto emerso nel corso degli accertamenti dei Carabinieri, il 37enne avrebbe commesso plurime violazioni delle prescrizioni imposte durante il periodo di sottoposizione alla misura dell’obbligo di dimora.
LISÀ Mosè, dopo le formalità di rito, è stato quindi tradotto presso il proprio domicilio dove permarrà in regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G. mandante.
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