Sammartino: sospeso dai pubblici uffici il vicepresidente della Regione Siciliana, voto di scambio

Sicilia, VicePresidente sospeso dai pubblici uffici per corruzione. Caso Sammartino. Di Paola (M5S): “Risultati elettorali eclatanti potrebbero essere frutto di corruttela”.  Sospensione vicepresidente Regione, M5S Ars: “Questione morale fondamentale, Schifani batta un colpo sulla vergognosa deriva della politica”.  Antoci: "Quadro agghiacciante. La classe politica siciliana deve autoriformarsi".  Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione "isole" al parlamento europeo col Movimento 5 Stelle.    Palermo, 17/04/2024 -  Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all'Agricoltura   Luca Sammartino,  indagato per corruzione.  Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania.  Sammartino ha prontamente risposto a quanto gli viene addebitato:  " Ho scritto una nota al presidente della Regione Siciliana, Renato Sch

ENZO JANNACCI: È MORTO L’AUTORE DI VENGO ANCH'IO? NO TU NO

Il grande cantautore, musicista e medico chirurgo Enzo Jannacci è morto questa sera alle 20.30 nella clinica Columbus di Milano. Aveva 77 anni. Lottava da anni con il cancro che lo ha portato via. Jannacci, autore di Vengo anch'io (no tu no) ha voluto capire “se la gente poi piange davvero / e vedere di nascosto l'effetto che fa”, come cantava nel suo più grande successo, scritto assieme a Dario Fo e Fiorenzo Fiorentini

Milano, 29/03/2013 - Si potrebbe andare tutti quanti al tuo funerale / Vengo anch'io? No tu no / per vedere se la gente poi piange davvero / e scoprire che è per tutti una cosa normale / e vedere di nascosto l'effetto che fa / Vengo anch'io? No tu no.

Era il 1968 ed Enzo Jannacci imperversava nelle hit parade col brano Vengo anch'io. No, tu no, forse il più grande successo di Jannacci, il brano che lo ha consacrato presso il grande pubblico, presso i giovani e i meno giovani. Vengo anch'io. No, tu no è un brano che Enzo Jannacci scrisse insieme a Dario Fo e a Fiorenzo Fiorentini.

Con Dario Fo, Enzo Jannacci, scrisse parecchie canzoni, per tutte ricordiamo La mia morosa la va alla fonte e Veronica (Jannacci - Dario Fo e Sandro Ciotti). Si pensava pure Ho visto un re. In effetti - però - Ho visto un re è stato un grande successo di Jannacci, scritto da Dario Fo e Paolo Ciarchi, quest’ultimo non iscritto ancora alla Siae, tanto che il brano venne registrato da Ernesto Esposito, sotto lo pseudonimo di Omicron.

Ma che importa? Era solo per dire che innumerevoli sono i brani musicali composti e portati al successo da Enzo Jannacci ed altrettante sono le esperienze e le collaborazioni attraverso cui questo grande della musica e dello spettacolo è passato. Prima di Quelli che, Jannacci conobbe la grande fama con quel brano bislacco e stra-orecchiabile: Vengo anch’io, no tu no, in cui il medico-cantante 'scherza' con tante cose della vita e perfino con la morte: “una cosa normale”, della quale nessuno di noi potrà mai “vedere di nascosto l'effetto che fa”. Potrebbe così sembrare che la carriera artistica di Enzo Jannacci abbia inizio con i cantautori, nel 1968, l’anno di Vengo anch’io non tu no o poco prima. Ma non è così. Così come Vengo anch’io no tu no potrebbe apparire un brano scanzonato, un tormentone più o meno confezionato per far soldi, per l'estate. Ma non è così. Anzi!

Anzi, proprio questo brano incorse nei rigori della censura. Una strofa della canzone - infatti - venne tolta dalla versione commerciale perchè riferita al tristemente famoso Disastro di Marcinelle, la tragedia dei minatori italiani in Belgio, ma pure alla feroce dittatura del generale congolese Mobutu, campione di efferatezza, insensibile a qualunque forma di  rispetto dei diritti umani, al centro di un dibattito acceso e penoso in tutto l'occidente in quegli anni. Così, su richiesta dei discografici, quella strofa venne eliminata dal testo e rimase solo:

Si potrebbe poi sperare tutti in un mondo migliore
Vengo anch'io? No tu no
dove ognuno sia già pronto a tagliarti una mano,
un bel mondo sol con l'odio ma senza l'amore
e vedere di nascosto l'effetto che fa.
Vengo anch'io? No tu no...

Enzo Jannacci iniziò la sua carriera di musicista negli anni cinquanta, dopo il diploma in direzione d'orchestra e 8 anni di pianoforte presso il Conservatorio di Milano: musicista a tutti gli effetti. Jazz e rock and roll furono i generi più frequentati all’inizio della carriera. Il fatto è che un uomo come Jannacci era ‘troppo’, era davvero ‘troppo’: un uomo e un artista senza confini. Dall'esperienza del cabaret a quella della musica popolare... al cinema e al teatro. Non c’era forse un ambito che non lo vedesse eccellere. E gli amici, gli estimatori, i colleghi… Il fascino che emanava dalle capacità, dalla bravura e dalla simpatia di Enzo Jannacci gli procuravano sempre maggiori e diverse esperienze e lo portavano a spaziare. A non fermarsi.

Veronica (il primo amor di tutta via Canonica) è uno dei brani di quel repertorio popolare, antropologico, che Enzo scrisse assieme a Dario Fo e Sandro Ciotti, il grande radiocronista del calcio italiano. Sfiorisci bel fiore, altro grande successo di Jannacci venne reinterpretato dopo molti anni da Mina e Francesco De Gregori. Ma 'spiegare' Enzo Jannacci non è davvero facile. Non in un articolo, almeno... Raccontare Enzo Jannacci è impegno da affrontare a puntate. Ci penserà la Rai? Ce lo auguriamo tanto!

Nel 1954 Jannacci completa gli studi liceali al liceo classico A. Manzoni di Milano; poi si laurea in medicina all'Università di Milano. Per potersi specializzare in chirurgia generale si trasferisce in Sudafrica ed entra a fare parte dell'equipe del grande Christian Barnard. Poi parte per gli Stati Uniti. Nel 1967 sposa Giuliana Orefice. Il 5 settembre 1972 nasce Paolo, il loro unico figlio, divenuto musicista e direttore d'orchestra.

Enzo Jannacci è morto questa sera alle 20.30 nella clinica Columbus di Milano, a 77 anni. Lottava da anni con la malattia che lo ha portato via. Era malato di cancro e negli ultimi giorni il male si era fatto più cattivo, perciò era tornato in clinica. Stasera alle 20,30 Enzo Jannacci ha voluto capire “se la gente poi piange davvero / e vedere di nascosto l'effetto che fa”.

Mimmo Mòllica
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