Ponte sullo Stretto: “LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini"

“LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini”. Con questo slogan il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca dà appuntamento giovedì 25 aprile a Messina dalle 17,30 in poi a Torre Faro nei pressi del Pilone, al locale La Pinnazza.   Messina,  23/04/2024 - Presente il sindaco di Messina Federico Basile il cui intervento insieme a quello del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è previsto alle 19:00. “Siamo contrari al ponte di Matteo Verdini che dovrebbe essere realizzato con una rapina del Fondo Sviluppo e Coesione che appartiene alla Sicilia -afferma De Luca-. È impensabile che due miliardi di euro che servono per gli invasi, che servono per le strade, per le scuole, per i depuratori vengano scippati alla Sicilia per il ponte sullo Stretto di Messina. Noi siamo per il corridoio Berlino-Palermo che prevede l'alta velocità da Salerno fino a Villa San Giovanni, la sostituzione della monorotaia dei Borboni in Sicilia, il potenziamento del Porto di Gioia Tauro e di Augusta e c

FORMAZIONE IN SICILIA, LA BENZINA, LE MINACCE E LO SCANDALO INFINITO

L’ECAP di Agrigento accusata di truffa aggravata. La Guardia di Finanza ha incriminato il presidente dell’ECAP per aver indotto alcuni lavoratori a firmare buste paga false e aver corrotto un maresciallo dei Carabinieri del Nucleo ispettorato del Lavoro assumendone la moglie nella Onlus Casa Amica

Catania, 29/03/2013 - Intanto gli Enti di Formazione religiosi, con in testa sacerdoti e suore, sfilano davanti la Regione richiedendo il pagamento di 49 milioni di euro di arretrati: il personale (1.800 unità) è senza stipendio da 16 mesi. Era ovvio che la formazione professionale privata, gestita con metodi illeciti, finisse per naufragare e trascinare nel baratro anche la formazione gestita dagli enti cattolici, che era seria e ben organizzata. Ben 286 milioni di euro ai 248 enti ammessi a gestire corsi: 1.153.000 euro a ogni ente in media, 32.000 a ogni scuola statale. Queste le scelte dell’Autonomia siciliana che hanno ridotto allo stremo le scuole, senza un’edilizia degna di questo nome, attrezzature tecnologiche al passo coi tempi, manutenzione adeguata. Un sistema ben rodato che permetteva agli enti di formazione di chiedere più soldi di quelli stanziati, di ottenere un acconto del 50%, di chiedere fino al finanziamento dell’80% da riscuotere, e mai il 100% in modo da non presentare il rendiconto.

L’imbroglio si è inceppato con l’Avviso 20, cioè il dirottare i finanziamenti europei sulla formazione, provocando le ispezioni di Bruxelles che hanno bloccato i fondi erogati. Oggi Crocetta e Scilabra sono costretti a dichiarare che la ricreazione è finita e soldi non ce ne sono più. Ostenta sicurezza, ma anche dispiacere, il presidente della Regione Rosario Crocetta, nel commentare la minaccia della quale sarebbe stato oggetto, indirizzata anche all’assessore Scilabra. “Se qualcuno crede di intimidirmi in questo modo, evidentemente non mi conosce, o ha la memoria corta. Non capisco perché i lavoratori dovrebbero scagliarsi contro un governo che sta lavorando proprio per giungere a dei processi di stabilizzazione. Anzi, a pensarci bene, lo capisco. Questa gente si ricordi che nel periodo in cui ero sindaco, ho fatto arrestare 850 mafiosi ed estortori. Con me, non c’è santo che tenga”.

Il governatore ha presentato una denuncia nei confronti di un dirigente sindacale che ha espresso pesanti minacce nei suoi confronti oltre che dell’assessore Scilabra e del direttore generale Corsello. Crocetta rivela che le parole usate dal sindacalista sono state: “Io stesso pagherò la benzina per darvi fuoco e al presidente Crocetta non basteranno neppure cento uomini di scorta per salvarlo”. La minaccia non è stata lanciata da Matteo Messina Denaro, ma dal sindacalista CISL Giorgio Tessitore in un incontro col Direttore Generale Anna Rosa Corsello, in quanto tra gli Enti cui revocare l’accreditamento ci sarebbe lo IAL della Cisl. Il segretario regionale della CISL, Maurizio Bernava si è affrettato a difendere il proprio dirigente e ha minacciato un sit-in permanente davanti l’assessorato.

Non solo Crocetta comunica che non saranno pagati gli enti di formazione: sarà richiesta la restituzione delle somme indebitamente percepite: sono già stati notificati 34 decreti, per la restituzione di 6 milioni di euro, a diversi entri, tra cui l’ECAP (vicino alla CGIL) e il CEFOP (vicino a Genovese del PD). Il problema è che la regione si ritrova indirettamente a libro paga 9.000 dipendenti degli Enti di formazione privati, assunti con criteri discrezionali, che a detta di molti non hanno conseguito risultati brillanti nel procurare occupazione ai giovani formati. I sindacalisti, che su questo sistema criminoso hanno lucrato, sono sul piede di guerra, ma, a differenza del passato, la novità è che questa volta i soldi sono finiti e pure la possibilità per la Regione di contrarre ulteriori debiti. La crisi finanziaria della Regione e la denuncia del Commissario dello Stato di un buco di bilancio di 2,4 miliardi di euro, hanno fatto venire allo scoperto un sistema di cogestione tra Regione, sindacati e partiti che ha penalizzato la cosa pubblica, i servizi scuola, sanità e assistenza, oltre che il sostegno alle imprese produttive. Adesso tagliare i privilegi e gli sprechi risulta oltremodo difficile e Crocetta rischia davvero.

Roberto Tripodi
Presidente regionale ASASI

Commenti

  1. Crocetta vai avanti cosi, hai tutto il supporto dei Siciliani onesti!
    I sindacalisti CISL dovrebbero essere subito esonerati dal loro incarico e mandati a lavorare: se la CISL fosse un sindacato serio.

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  2. e quelli della CGIL E della UIL no?? e tutto un sistema di collusioni e condivisioni, basta vedere gli enti cattolici.... qualche tempo fa il presidente di uno di questi non si è buttato giù dal 10 piano??? era un prete se non sbaglio.... chissà perchè ...

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  3. Probabilmente per un refuso avete riportato ECAP (vicino alla CGIL) e CEFOP (vicino a Genovese PD). E' l'ECAP che ex CIL è statp acquistato da Genovese così come è avvenuto per l'ENFAP che dalla UIL è passato allo stesso Genovese. Ma baffone a 'dda veni' e la cuccagna sta per finire.

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  4. bravo presidente basta strozzare i lavoratori, basta ricatti rivogliamo la nostra dignità tolta da tanti anni, stipendi che non si sa che fine fanno, niente feste per noi e le nostre famiglie costretti a chiedere un aiuto ai propri genitori per sfamare la propria famiglia, pur lavorando e meritando lo stipendio. grazie iPresidente vai avanti così i lavoratori sono con te e tu non li abbandonare a se stessi

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  5. scaccia la testa ai ladri del suo stesso partito...Bravo Crocetta!!!..ed ai preti neanche una lira!!!Bravissimo.LA FESTA SEMBRA FINITA.

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  6. "Era ovvio che la formazione professionale privata, gestita con metodi illeciti, finisse per naufragare e trascinare nel baratro anche la formazione gestita dagli enti cattolici, che era seria e ben organizzata", in base a quale approfondito studio è arrivato a questa conclusione? Enti cattolici o Enti "laici" poco importa c'è chi gestisce bene e chi male probabilmente anche fra i cattolici. Meglio parlare di quel che si conosce al posto di rilasciare interviste strampalate ed offensive.

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