Ponte sullo Stretto: "Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani"

Di Paola (M5S): Risorse per il ponte siano restituite ai siciliani. Il definanziamento da 3 miliardi proposto a Roma dalla destra di Meloni, Salvini e Schifani che coinvolge il progetto del ponte sullo Stretto rilancia quanto diciamo da sempre: Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani per un ponte di propaganda. Tali fondi devono essere destinati ad opere necessarie alla nostra regione, quali strade, scuole e ospedali.  Palermo 16 dicembre 2025  - “Altro che ponte di propaganda, ridateci gli 1,3 miliardi di fondi FSC. Il definanziamento da 3 miliardi proposto a Roma dalla destra di Meloni, Salvini e Schifani che coinvolge il progetto del ponte sullo Stretto rilancia quanto diciamo da sempre, anche con una mozione del novembre scorso: Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani per un ponte di propaganda. Tali fondi devono essere destinati ad opere necessarie alla nostra regione, quali strade, scu...

GOVERNO: LUMIA, SICILIA MODELLO PER IL PAESE

20/03/2013 - “Da simbolo della politica degli sprechi e dell’assistenzialismo la Sicilia è diventata in pochi mesi un modello da seguire per il Paese. L’abolizione delle province è solo l’ultimo provvedimento di un governo, quello di Rosario Crocetta, e di una maggioranza che hanno aperto una stagione nuova della politica, quella
delle riforme vere che interessano i cittadini e del confronto aperto con tutte le forze presenti all’Assemblea regionale”. Lo scrive sul sito del quotidiano "Europa" il senatore del Movimento "Il Megafono-Lista Crocetta" Giuseppe Lumia.

“È evidente – aggiunge – che in Italia la politica ha preso il brutto vizio di parlare tanto e di fare poco. Gli italiani si sono stancati delle promesse e delle parole, servono i fatti. In Sicilia abbiamo cominciato a farli. In Italia è possibile cominciare seguendo lo stesso modello. Non ci vogliono alchimie particolari, serve un’idea progettuale forte per cambiare il Paese, serve la capacità di rivolgersi al Parlamento nel suo complesso e far venire allo scoperto chi sta dalla parte del cambiamento e chi no. Solo così la politica potrà recuperare la credibilità di cui ha bisogno per svolgere la sua nobile funzione di governo della società, riavvicinare i cittadini alla “cosa pubblica” e scongiurare pericolose derive populistiche”.

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