Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

GRILLO: LO SCACCO MATTO AL RE E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO

14/03/2013 - Il Terzo Stato, prima della rivoluzione francese, veniva subito dopo la nobiltà ed il clero. Praticamente fuori dal potere perché macchina da lavoro e nulla più. Marmaglia che faceva numero, la popolazione, fuori dalle logiche decisionali e di potere. In Italia, finalmente proiettata nella seconda e tanto sospirata Repubblica, è successo che il Terzo Stato, sempre fuori dalle decisioni, è entrato nei palazzi del potere.
Ecco perché i suoi componenti sembrano fuori luogo, fuori dai quei luoghi finti solenni. Grillo sta portando a termine la rivoluzione francese italiana senza ghigliottine per il completo azzeramento di tutta la classe politica esistente.

Si tratterà di resistere ai richiami ammaliatori di quanti hanno saputo “gestire” per interessi di bottega, tutto il paese per oltre 60 anni. Il Terzo Stato in Parlamento e se questa non è una rivoluzione… Nessuna alleanza, nessuna condivisione di progetti per il classico “bene del paese”.

Grillo è venuto oggi ed ha il diritto, nonché il dovere dato il seguito di cui gode, di stare a guardare la prima mossa dello scacchiere avendone già programmate dieci in anticipo ed in risposta. Il processo rivoluzionario è oramai ad un punto di non ritorno per aver minato le difese immunitarie del sistema politico italiano alla base. Lo scacco matto al Re è questione di tempo. Pochissimo tempo ancora. Grillo deve portare a termine e favorire con ogni mezzo i moti rivoluzionari in atto ed arrivare ad una maggioranza decisa ed inattaccabile. Deve praticamente contaminare gli ambienti della politica col virus della “Tabula rasa”.

Deve, (perché ormai, se lasciasse, nessuno gli perdonerebbe l’errore per i secoli dei secoli), poi attuare tutto quello che prevede il suo programma. Uno dopo l’altro, in serie, approvare quei provvedimenti decisivi e cambiare l’assetto politico del paese ristabilendo al centro di tutto e dalla sua base, finalmente l’etica.
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